Il Carnevale della Matematica (Carnival of Mathematics) è un evento digitale mensile che celebra la bellezza e l’importanza della matematica.
Ne esistono diversi in ogni parte del globo ma il più importante, e il primo, è quello di Aperiodical https://aperiodical.com/carnival-of-mathematics/
Aperiodical si presenta come un “luogo di incontro” per chi già sa di amare la matematica e vorrebbe saperne di più. È stato avviato da Katie Steckles, Christian Perfect e Peter Rowlett come un blog condiviso ed è nato dal nostro desiderio di avere uno spazio sul web dove “poter tenerci aggiornati su ciò che accade altrove e condividere le cose matematiche che conosciamo”.
In ogni edizione, blogger, educatori, matematici e appassionati contribuiscono con contenuti che variano da articoli approfonditi e post di blog a problemi matematici, puzzle e applicazioni pratiche della matematica. Questi contributi vengono poi raccolti e pubblicati su un blog ospitante, permettendo una condivisione ampia e diversificata della materia.
L’idea è nata dalla volontà di mostrare il volto più creativo e meno noto della matematica, spesso percepita come una disciplina arida e difficile. Il Carnevale ha l’obiettivo di dimostrare che la matematica può essere affascinante, divertente e sorprendentemente presente nella vita di tutti i giorni.
Mathematical Carnival è anche un libro di Martin Gardner [1] (ma non sappiamo se i Carnevali della Matematica abbiamo preso spunto per il loro nome da questo libro)
Come funzionano i Carnevali della Matematica
Ogni edizione del Carnevale della Matematica è numerata seguendo la sequenza dei numeri interi e spesso il numero dell’edizione viene usato come spunto per esplorare curiosità matematiche legate a quel numero. Ad esempio, nell’edizione 171, il numero viene esaminato sotto vari aspetti matematici, come il fatto di essere un numero difettivo, palindromo e di Harshad.
Il Carnevale ha anche un tema che cambia di mese in mese, guidando i contributi in una direzione creativa e tematica. I temi possono spaziare da aspetti puramente matematici a connessioni interdisciplinari con la musica, la letteratura, l’arte, la scienza e la filosofia. Questo approccio multidisciplinare apre la matematica a un pubblico più ampio e variegato.
La partecipazione al Carnevale è aperta a tutti, e questo ha permesso di creare una comunità online di individui che condividono la passione per la matematica. Gli organizzatori spesso sottolineano l’importanza della divulgazione e dell’educazione matematica, incoraggiando contributi che rendono la matematica accessibile e comprensibile.
Il Carnevale della Matematica è un esempio straordinario di come la passione per una disciplina possa unire persone di tutto il mondo e creare uno spazio di condivisione e apprendimento continuo. Con la sua lunga storia e la ricca varietà di contenuti, rappresenta un archivio inestimabile di conoscenza e una risorsa per chiunque voglia esplorare la matematica oltre i confini della sala lezione.
Concludendo, il Carnevale della Matematica è molto più di un semplice evento: è una celebrazione della matematica come cultura, come arte, e come uno strumento essenziale nella vita di tutti i giorni. È un invito a riconoscere e apprezzare l’ubiquità e la bellezza della matematica nel nostro mondo.
LA MATEMATICA NELLA STORIA
La matematica è il linguaggio universale che ha permesso all’umanità di decifrare i codici della natura e di costruire civiltà complesse. Fin dalle prime civiltà, la matematica ha giocato un ruolo cruciale nella risoluzione di problemi pratici come la misurazione del tempo, la pianificazione delle colture e l’architettura. Man mano che le società si sviluppavano, così faceva la matematica, evolvendosi da semplici conteggi a sofisticate teorie astratte. Ogni epoca storica ha visto la matematica fiorire in nuovi modi, riflettendo e stimolando la cultura e il pensiero di quel tempo. Questo percorso attraverso le epoche mostra non solo come la matematica abbia preso forma, ma anche come abbia plasmato la storia stessa, divenendo una forza trainante nell’avanzamento della scienza, della tecnologia e della filosofia.
Origini della matematica
L’alba della matematica può essere tracciata indietro alle prime civiltà, dove nasceva dalla necessità di misurare terreni e risorse, prevedere eventi astronomici, e in contesti commerciali. I Sumeri, intorno al 3000 a.C., introdussero il primo sistema di numerazione conosciuto, basato su unità di 60 (sessagesimale), ancora oggi visibile nella misurazione del tempo. Gli Egiziani, famosi per le loro piramidi e monumenti, applicavano la geometria per costruire con precisione e per gestire le inondazioni del Nilo. I loro sistemi di numerazione, sebbene meno avanzati di quelli sumeri, erano adeguati per le loro necessità ingegneristiche e commerciali.
Queste prime forme di matematica non erano puramente pratiche; erano anche legate a filosofie e rituali religiosi. I numeri e le loro proprietà assumevano significati simbolici e mistici. Tuttavia, la vera svolta si ebbe con l’introduzione del concetto di astrazione e la nascita del ragionamento deduttivo, che permise a queste prime nozioni di evolversi da semplici tecniche a teorie matematiche complesse. In queste civiltà, possiamo già vedere le fondamenta di concetti che saranno poi ulteriormente sviluppati, come i sistemi di equazioni lineari in Mesopotamia e i principi geometrici in Egitto, testimoniando la profondità e l’ingegnosità del pensiero umano fin dagli albori della storia.
NOTE
[1] Martin Gardner era uno scrittore americano rinomato che ha dato un contributo significativo alla divulgazione della matematica e della scienza. Nato il 21 ottobre 1914 a Tulsa, Oklahoma, era conosciuto per il suo lavoro che spaziava in vari ambiti tra cui lo scetticismo scientifico, la micromagia, la filosofia, la religione e la letteratura, con un particolare interesse negli scritti di Lewis Carroll, L. Frank Baum e G. K. Chesterton. Gardner è stato una figura chiave nell’introdurre generazioni all’eccitazione e al divertimento della matematica, sfidando spesso il pensiero fallace e l’uso improprio della matematica in numerosi campi.
Educato all’Università di Chicago, dove si laureò in filosofia nel 1936, Gardner prestò servizio nella Marina per quattro anni dal 1942 al 1946. Successivamente si trasferì a New York, sposò Charlotte Greenwald nel 1952 e ebbe due figli. La sua carriera di scrittore includeva la creazione della rubrica “Giochi Matematici” per il Scientific American, che scrisse per molti anni, rendendolo uno dei più celebri divulgatori di matematica del ventesimo secolo. Fu anche un critico accanito della pseudoscienza e fu strumentale nella fondazione del movimento scettico moderno. Nel corso della sua carriera, Gardner scrisse oltre 70 libri su una varietà di argomenti.
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