Il 3° Congresso Nazionale UNSIC, l’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, svoltosi a Roma dal 5 all’8 marzo presso il Rome Marriott Park Hotel, ha visto la riconferma di Domenico Mamone in qualità di Presidente Nazionale come figura centrale nel guidare un evento cruciale per l’organizzazione, che celebra i suoi 25 anni di attività.
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Questa organizzazione, presente nel Cnel con oltre 4.000 sedi tra Patronati Enasc, Caf e Caa, ha celebrato in questa occasione i suoi venticinque anni di attività dalla fondazione nel 2000. L’Unsic non è solo un sindacato datoriale, ma un sistema integrato che offre servizi per il lavoro, l’impresa e il welfare.
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Riconfermato all’unanimità da circa 800 delegati quale Presidente UNSIC Domenico Mamone, figura centrale nel guidare un evento cruciale per l’organizzazione, che celebra i suoi 25 anni di attività.
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Con il tema “Sfide e opportunità dell’impresa moderna: giustizia sociale, sostenibilità economica, compatibilità ambientale”, Mamone ha aperto i lavori sottolineando il ruolo vitale dell’UNSIC come “cuore pulsante” delle comunità territoriali, un cantiere di idee coraggiose che dà voce a imprenditori, agricoltori e lavoratori.
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Tanti i rappresentanti istituzionali intervenuti: dal Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini al Ministro Giuseppe Valditara, dai Sottosegretari Luigi D’Eramo e Claudio Durigon al Presidente dell’Inps Gabriele Fava, insieme a senatori come Dario Damiani e Antonino Germanà e a leader sindacali.
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È stato un evento di grande rilievo, specchio della grandezza dell’Unsic e del suo Presidente Domenico Mamone, guida di un’organizzazione altrettanto prestigiosa.
L’evento sembra aver avuto l’obiettivo di unire voci diverse per affrontare sfide comuni, dalla rappresentanza dei lavoratori alla cooperazione globale, in un contesto di cambiamento economico e sociale.
Salvatore Mamone, Presidente Nazionale ENASC ha evidenziato e sottolineato i costanti grandi progressi ottenuti dal patronato ENASC e la presenza capillare su tutto il territorio nazionale dei centri CAF UNSIC.
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All’evento hanno preso parte anche il Segretario Generale UGL Paolo Capone che è intervenuto all’assise congressuale evidenziando il forte ruolo sociale di collaborazione tra i due sindacati.
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Tra i tanti relatori intervenuti, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, propone un cambiamento radicale nell’educazione dei giovani, allontanandosi dall’idea di “decrescita felice” per promuovere una “crescita felice” basata sulla cultura del lavoro e dell’impresa.
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Parlando al congresso Unsic a Roma, ha criticato la mentalità degli ultimi anni, che ha reso i giovani poco inclini alla fatica e alle sfide, e propone di avvicinarli al mondo del lavoro già dalla scuola primaria.. L’obiettivo è costruire un sistema educativo che esalti il lavoro, l’impresa e la manualità, riscoprendo la bellezza dell’impegno concreto fin dai primi anni di scuola.
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Tra le presenze importanti al Congresso dell’UNSIC sottolineiamo quella del Presidente dell’INPS Gabriele Fava.
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Il Presidente nazionale dell’Inps Gabriele Fava con la sua presenza al Congresso nazionale dell’Unsic ha evidenziato l’importanza che ha assunto nel Sistema Sociale italiano l’organizzazione sindacale UNSIC , che vogliamo ricordarlo da più di un anno gli è stato riconosciuto, con l’ingresso nel CNEL, lo status di organizzazione imprenditoriale sindacale maggiormente rappresentativa sul territorio nazionale.
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Tra i relatori, la presenza autorevole del Presidente Emerito dell’Albania Bamir Topi, che ha auspicato una collaborazione sempre più stretta tra i due Paesi, e in questo senso accoglie con soddisfazione l’approvazione della legge sul riconoscimento pensionistico per i lavoratori albanesi in Italia e gli italiani in Albania. Questo passo rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione possa tradursi in benefici tangibili per le nostre comunità.
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Tra i momenti salienti, la nomina del Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte e direttore editoriale della nostra rivista, nel Consiglio Direttivo Nazionale, a riconoscimento del suo contributo.
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Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte, e già Console Onorario dell’Albania in Piemonte, ha sottolineato con forza l’importanza della partecipazione di Bamir Topi, Presidente Emerito dell’Albania, al 3° Congresso Nazionale UNSIC, tenutosi a Roma a partire dall’8 marzo 2025. Nel suo intervento, Firera ha evidenziato come la presenza di Topi rappresenti una “chiave di unione” tra nazioni diverse ma geograficamente e culturalmente vicine, come l’Italia e l’Albania.
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Ha enfatizzato il valore simbolico e pratico di questa connessione, rafforzata dalla storia di solidarietà e collaborazione tra i due Popoli, specialmente negli ultimi decenni.
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Firera ha evidenziato la partecipazione del Presidente Emerito Topi al Congresso dell’UNSIC vista come un ulteriore ponte per consolidare i legami tra i due Stati. L’accordo evidenziato dal Presidente Emerito Topi, che tutela i lavoratori albanesi in Italia e gli italiani in Albania, è un esempio concreto di come la vicinanza tra i due Paesi possa tradursi in benefici tangibili.
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Il Congresso è stato un’occasione di riflessione sui successi passati e di definizione di obiettivi futuri, con un focus su equità, innovazione tecnologica e giustizia sociale. L’UNSIC si è confermata un’organizzazione dinamica, pronta ad anticipare i cambiamenti e a promuovere un futuro di prosperità sostenibile per imprese, agricoltori e territori, riaffermando i valori che la guidano da un quarto di secolo.
Particolarmente toccante l’intervento di un giovanissmo Leonardo Mamone, 19 anni, che ha sottolineato come un’economia etica debba prioritizzare la sostenibilità ambientale, contrastando il cambiamento climatico con azioni concrete come l’autoproduzione energetica agricola, il riciclo e l’adozione di tecnologie avanzate (ad esempio, sistemi di irrigazione efficienti).
Questo approccio, ha spiegato, ha una ricaduta diretta su chi lavora e vive sul pianeta. Un’economia più etica promuove la giustizia sociale, creando condizioni di lavoro dignitose e inclusive.
Il Presidente UNSIC Domenico Mamone ha preso la parola e analizzato il contesto globale – innovazioni come l’IA, crisi del “villaggio globale”, perdita di competitività europea – proponendo soluzioni concrete: sostenibilità sociale con misure come decontribuzione per lavoratrici madri e incentivi per giovani e donne al Sud; sostenibilità ambientale con autoproduzione energetica e tecnologie agricole avanzate; sostenibilità organizzativa per un’UNSIC in evoluzione.
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Mamone ha enfatizzato un’impresa sana che unisca profitto e valori, promuovendo formazione, sicurezza sul lavoro e integrazione regolata della manodopera immigrata.
Con una leadership incisiva, Mamone ha esaltato il ruolo dell’UNSIC nel guidare i cambiamenti, non solo osservarli, e ha elogiato i recenti provvedimenti governativi, come il taglio del cuneo fiscale, spronando a ulteriori passi avanti.
È stato Proprio Mamone a catalizzare l’evento, chiamando i delegati “custodi del futuro” e ribadendo l’impegno per un’impresa moderna, equa e sostenibile, radicata in 25 anni di successi e pronta a scriverne di nuovi.
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