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5 bufale smentite dalla scienza a cui molti ancora credono

Nonostante i progressi della scienza e la disponibilità di informazioni, molte persone continuano a credere a falsi miti e bufale. Questi fraintendimenti possono derivare da informazioni obsolete, diffusione di notizie non verificate o semplicemente dal passaparola. Ecco cinque bufale comuni che la scienza ha smentito.

1. Gli esseri umani usano solo il 10% del loro cervello

Una delle bufale più diffuse è l’idea che gli esseri umani utilizzino solo il 10% del loro cervello. Questo mito è stato smentito dalla neuroscienza, che ha dimostrato che quasi ogni parte del cervello ha una funzione specifica e viene utilizzata. Le tecniche di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), mostrano che gran parte del cervello è attiva anche quando siamo a riposo. [vedi: ANSA]

2. I vaccini causano l’autismo

Nonostante numerosi studi scientifici abbiano dimostrato che non esiste un legame tra i vaccini e l’autismo, questo mito persiste. La bufala ha avuto origine da uno studio del 1998, ormai ritirato e smentito, condotto da Andrew Wakefield. Gli studi successivi hanno ripetutamente confermato la sicurezza dei vaccini e l’inesistenza di una correlazione con l’autismo. [vedi: Istituto Superiore di Sanità]

3. Le vitamine possono prevenire il raffreddore

Molti credono che prendere grandi dosi di vitamina C o altre vitamine possa prevenire il raffreddore. Sebbene una dieta equilibrata sia importante per mantenere un sistema immunitario sano, studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di integratori vitaminici non riduce significativamente il rischio di prendere un raffreddore. Alcune ricerche suggeriscono che la vitamina C possa ridurre la durata del raffreddore, ma non la sua incidenza. E non può neppure essere assunta a dosaggi eccessivi, perché potrebbe causare mal di testa, gastrite,  debolezza, vertigini e vampate improvvise di calore.  [vedi: Fondazione Veronesi]

4. Le unghie e i capelli continuano a crescere dopo la morte

Questo mito nasce probabilmente dall’illusione visiva causata dal restringimento della pelle dopo la morte, che può far sembrare le unghie e i capelli più lunghi. Tuttavia, non vi è crescita effettiva di capelli o unghie dopo la morte poiché i processi biologici che sostengono la crescita cessano immediatamente. [vedi: Bufale.net]

5. Il latte fa bene alle ossa

Anche se il latte è una fonte di calcio, fondamentale per la salute delle ossa, l’affermazione che bere latte è essenziale per avere ossa forti è stata esagerata. Studi recenti hanno dimostrato che alti livelli di consumo di latte non riducono necessariamente il rischio di fratture. Altre fonti di calcio e uno stile di vita sano, inclusi esercizi di carico, sono ugualmente importanti per la salute delle ossa.  [vedi: Fondazione Veronesi]

 

 

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