Nel 50% degli adulti e nell’80% dei bambini malati di asma, prevale la forma allergica, mediata dalla risposta dovuta alle IgE. Secondo la Global initiative for asthma (Gina), sono addirittura 300 milioni le persone nel mondo che soffrono della malattia, una ogni 20 [Fonte: Istituto Superiore di Sanità]. E i bambini con allergie respiratorie perdono il doppio dei giorni di scuola rispetto ai loro coetanei.
Proprio per arginare questo fenomeno nei mesi scorsi è stato presentato alla Camera un testo che descrive la rilevanza globale delle allergie respiratorie, sottolineando il loro impatto sociale ed economico sui sistemi sanitari nazionali. Si evidenzia che circa 350 milioni di persone nel mondo soffrono di malattie correlate alle allergie respiratorie, come rinite e asma bronchiale, con pesanti implicazioni sulla qualità di vita e costi sanitari. Si menziona che i bambini con allergie respiratorie perdono il doppio dei giorni di scuola rispetto ai loro coetanei e che in Italia l’asma colpisce circa 1 bambino su 10, di cui l’80% è allergico. Il documento è stato presentato dall’On. Paolo Ciani, dall’On. Ilenia Malavasi e dall’On. Maria Stefania Marino, presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, la risoluzione sulle allergie respiratorie, redatta dall’intergruppo costituito dall’onorevole Ciani con il contributo della SIP e di altre Società Scientifiche.
Claudio Pasqua, Direttore ADI – Agenzia Digitale Italiana, in collaborazione con la testata scientifica Gravità Zero ha realizzato questa intervista con l’On Paolo Ciani (www.paolociani.com), segretario di Democrazia Solidale e deputato alla Camera, per capire come il governo sia chiamato ad adottare una serie di iniziative per migliorare l’assistenza alle persone con allergie respiratorie, potenziare la ricerca, garantire un accesso equo alle cure su tutto il territorio nazionale e promuovere politiche di prevenzione e sensibilizzazione. Queste azioni includono anche l’implementazione di linee guida, il monitoraggio dell’inquinamento e lo sviluppo della telemedicina.
L’On. Ciani sottolinea l’importanza della prevenzione delle allergie respiratorie, poiché queste sono la causa dell’asma in numerosi casi. Si evidenziano i fattori di rischio ambientali, genetici, comportamentali e legati allo stile di vita. Si fa riferimento a studi che correlano le allergie respiratorie all’inquinamento urbano e si stima che 10 milioni di persone in Italia si ammalano di allergie respiratorie ogni anno a causa di allergeni comuni come pollini, muffe, acari e animali domestici.
I costi diretti e indiretti delle allergie respiratorie – spiega nell’intervista l’On. Ciani, sono notevoli, con impatti significativi sull’assistenza sanitaria e sull’assenteismo scolastico e lavorativo. Tuttavia, nonostante l’elevata incidenza e i costi associati, l’assistenza allergologica risulta essere sottodimensionata a livello nazionale e regionale, con scarsa attenzione legislativa e istituzionale al ruolo dello specialista in allergologia e immunologia clinica.
Nell’intervista si segnala anche l’assenza di una rete clinica dedicata all’allergologia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonostante l’importanza e l’aumento delle allergie respiratorie. L’On. Paolo Ciani conclude che politiche pubbliche orientate alla prevenzione potrebbero ridurre i costi sanitari associati alle allergie respiratorie.
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