A chiunque può capitare, di quando in quando, di non avere voglia di fare qualcosa e di sentirsi stanco, demotivato e, in una parola, apatico. Sebbene tutto questo non sia, di per sé, indice di qualcosa che non va, quando l’apatia si perpetua e reitera nel tempo è il caso di correre ai ripari.
La mancanza costante di interessi e di voglia di agire, unite all’assenza di emozioni, positive o negative, sono chiari segnali di qualcosa che, a livello mentale o fisico, non va. Quando il problema non ha basi patologiche ed è legato esclusivamente ad ansia, stress, insoddisfazione, è possibile provare a superarlo attraverso piccole strategie o un percorso completo di crescita personale. In rete, su siti specializzati, è possibile trovare svariati consigli su come sconfiggere l’apatia autonomamente, un giorno dopo l’altro.
Laddove invece il problema avesse cause più profonde e fosse legato a veri e propri problemi psichici o a patologie primarie, sarebbe indispensabile ricorrere all’aiuto di psicologi o medici specializzati.
Di seguito andremo ad analizzare le cause principali dell’apatia e cercheremo di capire come riconoscerla fin dalle sue prime manifestazioni.
Le principali cause dell’apatia
Le cause dell’apatia sono molteplici e possono essere legate alla sfera emozionale e psicologica, oppure a problemi di salute. Anche lo stile di vita può favorirne la comparsa o esacerbarla.
Tra le cause più comuni e non patologiche è possibile annoverare l’ansia e lo stress, l’insoddisfazione per la propria vita privata o lavorativa, la monotonia della routine quotidiana, l’isolamento sociale. A fianco ad esse è poi possibile collocare problemi più seri, legati alla sfera psichica, come la depressione e la schizofrenia, nonché l’abuso di sostanze.
Anche specifiche patologie neurologiche possono favorire la comparsa dell’apatia. In particolare, essa può manifestarsi in soggetti affetti da demenza, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson.
Come si manifesta
L’apatia è una condizione psicologica che porta, il soggetto colpito, a perdere interesse per il mondo che lo circonda, persino per le attività che prima lo interessavano, e a ridurre le reazioni emotive di qualsiasi genere.
Entrando più nello specifico, i segni distintivi dell’apatia sono:
- la riduzione o l’assenza totale della motivazione, che rende difficile portare a termine gli impegni quotidiani;
- l’assenza di energie e una sensazione di stanchezza cronica, anche al risveglio;
- l’intorpidimento emotivo e un crescente disinteresse per le relazioni;
- l’isolamento sociale, il quale, come si è visto, può anche essere causa della sua comparsa;
- l’indifferenza per ciò che succede attorno e l’assenza di spirito di iniziativa o voglia di agire.
Apatia: come sconfiggerla
Per riuscire a sconfiggere l’apatia è necessario, in primo luogo, individuare la causa scatenante. È infatti molto diverso combattere contro un problema causato da un disturbo neurologico, un disturbo psicologico o da semplice stress e insoddisfazione.
Una volta individuata la causa, si potrà individuare il percorso migliore da seguire per superare l’apatia.
A seconda dei casi, potrà essere necessario chiedere aiuto al proprio medico di fiducia o a uno psicologo, oppure apportare semplici modifiche alla propria routine quotidiana, individuando nuovi scopi e fissando obiettivi chiari e raggiungibili.