La quarta edizione della Biennale Tecnologia si è conclusa oggi al Politecnico di Torino con una lectio magistralis tenuta da Cory Doctorow. Quest’anno, l’evento ha esplorato il tema “Utopie realiste”, attraverso una serie di dialoghi che hanno integrato le scienze tecnologiche con quelle sociali e umane, riflettendo il leitmotiv dell’evento: Tecnologia e/è umanità.
Durante le quattro giornate dell’evento, che hanno registrato una partecipazione di 50.000 persone, 280 relatori internazionali hanno animato 160 sessioni, evidenziando un forte interesse da parte di un pubblico trasversale per età. Gli studenti del Politecnico di Torino hanno partecipato attivamente, e per la prima volta, 200 giovani provenienti da tutta Italia hanno potuto assistere gratuitamente agli incontri, a cui si sono aggiunti 800 studenti coinvolti in visite didattiche.
Stefano Corgnati, rettore del Politecnico e presidente della Biennale, ha espresso grande entusiasmo per il successo dell’evento, sottolineando l’importanza di aprire l’università alla comunità. “Biennale Tecnologia ha raggiunto un obiettivo fondamentale: essere un punto di incontro per i giovani, che sono stati numerosi e impegnati in discussioni su temi cruciali come la sostenibilità, la protezione ambientale e le sfide future”, ha dichiarato Corgnati.
Fotografie di Michele D’Ottavio, Guido Suardi, Mauro Ujetto e Ufficio Stampa Politecnico di Torino.
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