Le recenti osservazioni del buco nero distante nella galassia UHZ1, effettuate utilizzando il Chandra X-ray Observatory della NASA e il James Webb Space Telescope (JWST), forniscono prove sostanziali a supporto dell’ipotesi proposta dall’astrofisica Priyamvada Natarajan. Questa teoria suggerisce che alcuni dei primi buchi neri supermassicci potrebbero formarsi direttamente dal collasso di enormi nubi di gas, senza passare attraverso la fase intermedia di stelle.
Il buco nero nella galassia UHZ1, rilevato appena 470 milioni di anni dopo il Big Bang, mostra caratteristiche che si allineano con la teoria del “buco nero sovradimensionato” di Natarajan. Ciò suggerisce che potrebbe essersi formato direttamente da una nube di gas in collasso, piuttosto che dalla fusione di buchi neri più piccoli creati da stelle morenti. La massa del buco nero, inferita dalla luminosità e dall’intensità delle emissioni di raggi X, è stimata tra decine a centinaia di milioni di masse solari, il che corrisponde alle previsioni teoriche per tali buchi neri formatisi nell’universo primordiale.
Questi risultati rappresentano un significativo avanzamento nella comprensione della formazione dei buchi neri supermassicci e suggeriscono che l’ipotesi di Natarajan sia passata dalla speculazione a una spiegazione più ampiamente accettata basata su prove osservative (NASA)