Gravita Zero: comunicazione scientifica e istituzionale

Di caccia si muore: 37 feriti e 21 morti negli ultimi 5 mesi

Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dall’Osservatorio Vittime della caccia. Questa associazione ogni anno pubblica un dossier dettagliato che riporta un bilancio dell’attività venatoria.

Cinque mesi caratterizzati da violenza, vittime e ingiustizie ripetute. Gli stessi protagonisti continuano ad abusare dei permessi concessi dallo Stato, che dovrebbero essere subordinati al rispetto delle leggi e al semplice buon senso.

Un susseguirsi di episodi di ordinaria follia, tragedie sfiorate e minori coinvolti. Bracconaggio, prepotenze armate, sterminio della fauna selvatica, animali domestici feriti o uccisi persino nelle loro case o durante una passeggiata con i proprietari. Donne aggredite, insultate, minacciate: un’emergenza diffusa in tutta Italia.

Uno scenario che, anche in questi ultimi cinque mesi, ha evidenziato una deriva sempre più estrema.

Vittime umane
Dal 1° settembre al 31 gennaio abbiamo riscontrato, sulla base dei nostri criteri di ricerca:

58 – Cinquantotto – persone prese a fucilate in totale
37 – Trentasette – Feriti
e 21 – Ventuno – Morti

Di questi, quindici con la caccia non c’entravano niente
10 – Dieci i feriti
e 5 – Cinque i morti

Quindi 43 – Quarantatré cacciatori colpiti
di cui 27 feriti e 16 morti

Il Dossier Avc si articola in sezioni, che comprendono grafici che mappano gli incidenti raccolti per Regione, mentre, laddove è stato possibile, abbiamo estratto dagli articoli l’età di chi ha provocato danni o vittime, per avere un focus su un fenomeno in evoluzione da una stagione all’altra. Una visione assolutamente parziale, purtroppo, offerta dalla sezione sugli animali domestici vittime di caccia/cacciatori, essendo questo un fenomeno fin troppo poco denunciato.
L’ennesimo scenario di sangue che anche quest’ultima stagione venatoria porta con sé.

Urgono risposte e soluzioni a un problema sempre più evidente, mentre vengono introdotte norme che rischiano di favorire l’impunibilità di chi pratica la caccia.

I risultati sono raccolti nel Dossier Avc 2024/2025

 

(Fonte Osservatorio Vittime della caccia)