Un recente studio teorico propone che gli elementi non osservabili dell’Universo possano fornire indizi sulla sua origine antica.
Secondo la ricerca condotta dalla SISSA e pubblicata su Physical Review Letters, i cosiddetti mini-aloni di materia oscura, diffusi nel Cosmo, potrebbero agire come indicatori molto precisi per rilevare i campi magnetici delle origini.
Questi campi magnetici, presenti in vasta scala nell’Universo, sono ancora un mistero per gli scienziati riguardo alla loro origine. Una teoria affascinante è che potrebbero essere nati durante i primi momenti dell’universo, assumendo quindi un’origine primordiale.
La ricerca ha evidenziato che, se i campi magnetici fossero effettivamente primordiali, ciò potrebbe portare a variazioni nella densità della materia oscura a livello microscopico. Questo fenomeno potrebbe risultare nella formazione di mini-aloni di materia oscura, il cui rilevamento potrebbe confermare l’origine antica dei campi magnetici. In un curioso paradosso, così, la parte nascosta dell’Universo potrebbe essere la chiave per comprendere meglio un aspetto della sua parte visibile.
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