In questi mesi la lotta alle bufale online ha compiuto diversi passi in avanti, grazie alla decisione di Google di escludere i siti che diffondono notizie false dai circuiti pubblicitari e a quella di Facebook di favorire le notizie reali, penalizzando quelli false e senza alcuna conferma data da un accurato fact checking. Le bufale non sono limitate ad un solo aspetto dell’informazione, ma coinvolgono qualunque campo possibile, dalla politica alla scienza, passando per le teorie complottiste. In special modo, la scienza soffre più di altri campi, dato che è facilmente rilevabile una difficoltà di comunicazione fra chi “vive” nel laboratorio e chi ne è sempre stato al di fuori, come una mamma, una zia o un amico, che invece recepiscono informazioni spesso ricolme di errori, se non addirittura inventate.
Il problema
Il problema della comunicazione scientifica è dato in massima parte dall’argomento da comunicare. La scoperta, ad esempio, di un enzima che combatte l’insorgere di tumori è sicuramente importante, ma è difficilissimo trasmettere al 100% quale sia la funzione di questo enzima nel contrasto dei tumori, come esso si comporti e, soprattutto, cosa sia un enzima. Mai come nel mondo contemporaneo è impossibile ignorare la scienza: i suoi risultati permeano letteralmente le nostre vite. Energia nucleare, organismi geneticamente modificati, nanotecnologie, xenotrapianti sono solo alcuni dei prodotti del progresso scientifico che ci circondano. La complessità della scienza e i problemi, a volte del tutto nuovi, che le sue applicazioni possono portare alla luce, pongono importanti questioni sia sulle responsabilità degli scienziati sia sulla comunicazione dei risultati del loro lavoro al grande pubblico.
La soluzione
Educaform, piattaforma dedicata alla formazione personale, offre un corso dedicato alla comunicazione giornalistica scientifica, nel quale coloro che intendono affacciarsi alla comunicazione scientifica possono apprendere le tecniche migliori per fare ottima informazione scientifica. Il corso è rivolto sia a professionisti sia ad aspiranti tali, sia a chi intenda occuparsi comunicazione scientifica, divulgazione scientifica, a insegnanti, a dirigenti di aziende hi-tech e a tutti coloro che desiderino valorizzare la propria professione con un curriculum di alto profilo.
La possibilità di collaborare come Free-lance di testate giornalistiche a carattere tecnico -scientifico, o lavorare in modo indipendente presso testate giornalistiche e radiotelevisive, o come addetti stampa presso Enti scientifici e Pubbliche istituzioni, e nell’editoria fanno di questo percorso un ottimo punto di partenza.
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