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Cosa pensano gli americani di Elon Musk?

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Elon Musk, figura di spicco nel panorama tecnologico e politico statunitense, suscita opinioni contrastanti tra gli americani. Nel 2025, la sua immagine pubblica è diventata sempre più polarizzata, influenzata dal suo ruolo come imprenditore di successo, proprietario di aziende come Tesla, SpaceX e X, e dalla sua crescente presenza nella politica americana, in particolare come collaboratore dell’amministrazione Trump. Attraverso sondaggi recenti, articoli e analisi, emerge un quadro complesso: Musk è ammirato da alcuni per la sua visione innovativa, ma criticato da altri per il suo potere percepito come eccessivo e per le sue posizioni controverse. Questo articolo esplora le opinioni degli americani su Musk, suddividendole per tendenze generali, divisioni partitiche, gruppi demografici e reazioni al suo ruolo nel governo.

Opinioni generali: un’immagine in declino

Nel febbraio 2025, diversi sondaggi nazionali indicano come l’opinione generale degli americani su Musk sia più negativa che positiva. Secondo un’indagine del Pew Research Center condotta tra il 27 gennaio e il 2 febbraio 2025, il 54% degli adulti statunitensi ha una visione sfavorevole di Musk, con il 36% che esprime un’opinione “molto sfavorevole”, mentre solo il 42% lo vede positivamente, di cui l’11% “molto favorevolmente”. Questo dato segna un peggioramento rispetto a sondaggi precedenti: ad esempio, un sondaggio della NBC News del 2021 mostrava un Musk più apprezzato, con il 26% di opinioni positive contro il 21% negative. Il declino è evidente anche in altre rilevazioni, come quella di Quinnipiac University del febbraio 2025, che riporta un 54% di disapprovazione contro un 42% di approvazione per il suo ruolo nell’amministrazione Trump.
Questa tendenza negativa sembra legata a diversi fattori. La sua acquisizione di Twitter (ora X) nel 2022 e le successive modifiche alle politiche di moderazione dei contenuti hanno alienato parte dell’opinione pubblica, specialmente tra chi vede i social media come un’influenza problematica sulla società. Inoltre, il suo coinvolgimento nella politica, culminato con la nomina a capo del Department of Government Efficiency (DOGE) sotto Trump, ha rafforzato la percezione di Musk come una figura che esercita un potere non eletto, suscitando preoccupazioni tra molti americani.

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Divisioni partitiche: una polarizzazione marcata

Uno degli aspetti più evidenti delle opinioni su Musk è la profonda divisione tra Repubblicani e Democratici. I sondaggi mostrano che i Repubblicani tendono a vederlo con favore, mentre i Democratici lo disapprovano in modo schiacciante. Secondo il Pew Research Center, il 73% dei Repubblicani e degli indipendenti di tendenza repubblicana ha un’opinione favorevole di Musk, con l’84% dei Repubblicani conservatori che lo sostiene fortemente. Al contrario, solo il 12% dei Democratici lo vede positivamente, mentre l’85% esprime un giudizio sfavorevole. Questa polarizzazione è confermata anche dall’Economist/YouGov, che a febbraio 2025 registra un 52% di americani con opinioni sfavorevoli contro un 42% favorevoli, con un calo netto tra i Democratici rispetto agli anni precedenti.
Il sostegno repubblicano è probabilmente legato al supporto di Musk a Donald Trump durante la campagna elettorale del 2024 e al suo ruolo nel promuovere politiche di riduzione della spesa pubblica, in linea con l’agenda conservatrice. Per i Democratici, invece, Musk rappresenta una minaccia: il suo contributo finanziario di 280 milioni di dollari alla campagna di Trump e le sue posizioni su temi come la libertà di parola e i tagli al governo sono visti come un tentativo di consolidare il potere dei miliardari nell’amministrazione. Elizabeth Warren, senatrice democratica, ha dichiarato che Musk sta cercando di “raccogliere i frutti del suo investimento” elettorale, una visione condivisa da molti nel suo partito.

Differenze demografiche: età e generazioni

Le opinioni su Musk variano anche tra i gruppi demografici, in particolare per età. Un sondaggio di YouGov del terzo trimestre 2022 mostrava che i Millennials erano i più favorevoli a Musk, con il 44% che lo vedeva positivamente, mentre tra i Baby Boomers il dato scendeva al 37%, nonostante il 98% lo conoscesse. Tuttavia, dati più recenti del 2025 indicano un cambiamento. L’Economist/YouGov rileva che tra gli adulti sotto i 30 anni il favore per Musk è diminuito, con solo il 26% dei Repubblicani under-30 che desidera un suo forte influsso nell’amministrazione Trump, rispetto al 47% subito dopo le elezioni di novembre 2024. Tra i Democratici, il calo è ancora più marcato: un sondaggio NBC News del settembre 2024 riportava solo il 6% di opinioni positive tra i Democratici, un minimo storico.
Questa evoluzione potrebbe riflettere il crescente scetticismo dei giovani verso i miliardari che intervengono nella sfera pubblica, unito alle controversie legate alle sue dichiarazioni su temi come l’immigrazione, i diritti LGBTQ e la politica estera. Al contrario, tra i Repubblicani più anziani (over 50), Musk mantiene un sostegno solido, con solo il 16% che lo vede negativamente, suggerendo che la sua immagine di innovatore e alleato di Trump risuoni ancora con questa fascia demografica.

Il ruolo nel governo: DOGE e le preoccupazioni

Il coinvolgimento di Musk nel Department of Government Efficiency ha amplificato le divisioni. Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos di febbraio 2025, il 58% degli americani teme che i tagli al governo promossi da Musk e DOGE possano danneggiare servizi essenziali come la previdenza sociale e gli aiuti agli studenti, mentre solo il 29% non è preoccupato. Inoltre, il 71% ritiene che i miliardari abbiano troppa influenza sull’amministrazione Trump, un sentimento che attraversa entrambi i partiti, anche se più forte tra i Democratici.
Quinnipiac University riporta che il 55% degli intervistati crede che Musk abbia un ruolo troppo grande nel governo, contro il 36% che lo considera appropriato. Tra gli indipendenti, il 56% condivide questa preoccupazione, indicando un disagio trasversale verso il suo potere percepito. Tuttavia, tra i Repubblicani, il 78% approva il suo livello di influenza, vedendolo come un agente di cambiamento contro la burocrazia federale. Questa dicotomia riflette un dibattito più ampio: per alcuni, Musk è un riformatore necessario; per altri, un simbolo di plutocrazia.

Controversie e percezione pubblica

Le controversie di Musk hanno ulteriormente modellato le opinioni. Il suo gesto durante l’inaugurazione di Trump nel gennaio 2025, interpretato da alcuni come un saluto nazista, ha scatenato critiche, con il 43% degli americani che lo vede “molto sfavorevolmente” secondo YouGov. Anche le sue posizioni su temi come i vaccini, espresse tramite Robert F. Kennedy Jr., e i commenti su questioni internazionali, come il conflitto israelo-palestinese, hanno alimentato il dissenso, specialmente tra i progressisti.
Per trarre alcune conclusioni possiamo affermare che gli americani vedono Elon Musk attraverso una lente fortemente polarizzata. Per i Repubblicani, è un visionario che supporta un’agenda di efficienza e innovazione; per i Democratici, un miliardario che mina la democrazia con la sua influenza non eletta. I sondaggi del 2025 mostrano un declino generale della sua popolarità, con un’opinione pubblica divisa tra ammirazione per i suoi successi e timori per il suo potere. La sua traiettoria futura dipenderà da come bilancerà il suo ruolo politico con la sua immagine di imprenditore, in un contesto in cui gli americani sembrano sempre più diffidenti verso l’intersezione tra ricchezza e governance.

 

 

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