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Dalle collanine di ambra alla mototerapia: breve storia delle cure pseudoscientifiche

La storia della medicina è anche la storia dei tentativi di alleviare le sofferenze umane attraverso pratiche non basate sulla scienza. Spesso, queste “cure” pseudoscientifiche nascono dal desiderio di trovare soluzioni semplici a problemi complessi, oppure si fondano su tradizioni o credenze popolari. Dal mesmerismo alle collanine di ambra, fino alle più recenti controversie come la mototerapia, queste pratiche continuano a esercitare un fascino duraturo, nonostante la comunità scientifica abbia spesso dimostrato la loro inefficacia o addirittura la loro pericolosità.

Uno degli esempi più conosciuti di cure pseudoscientifiche moderne sono le collanine di ambra, promosse come un rimedio naturale per alleviare i dolori della dentizione nei neonati. Secondo i produttori e i sostenitori, l’ambra, a contatto con la pelle, rilascerebbe acido succinico, un composto che avrebbe proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Tuttavia, studi scientifici hanno smentito questa affermazione: le quantità di acido succinico rilasciate sono insignificanti e, anche se fossero maggiori, non ci sono prove che abbiano effetti terapeutici.

A ciò si aggiungono i rischi concreti legati all’uso di queste collanine, che possono provocare soffocamento o strangolamento nei bambini. Organizzazioni sanitarie di tutto il mondo, come l’American Academy of Pediatrics, ne sconsigliano l’uso. Tuttavia, le collanine continuano a essere vendute, alimentate da un marketing che sfrutta la fiducia dei genitori in soluzioni apparentemente naturali e sicure.

La mototerapia: tra passione e pseudoscienza

Un caso più recente e controverso è rappresentato dalla mototerapia, una pratica che prevede esibizioni di motocross freestyle per offrire momenti di svago e inclusione a bambini con disabilità o malattie gravi. Nel 2024, in Italia, questa pratica è stata riconosciuta ufficialmente come terapia complementare. Sebbene il suo impatto emotivo possa essere positivo, mancano prove scientifiche che ne dimostrino un’efficacia terapeutica.

La senatrice e scienziata Elena Cattaneo ha criticato duramente questa legge, definendola “priva di basi scientifiche.” La mototerapia, infatti, non soddisfa i criteri per essere considerata una terapia medica. Il rischio di elevare attività ricreative a livello di trattamento clinico è che si creino false speranze e si distolgano risorse da interventi scientificamente validi.

Altri esempi di cure pseudoscientifiche

La storia della medicina è ricca di esempi di pratiche pseudoscientifiche, molte delle quali hanno goduto di grande popolarità prima di essere smascherate come inefficaci o dannose.

Mesmerismo: il “magnetismo animale”

Nel XVIII secolo, Franz Mesmer propose la teoria del “magnetismo animale,” secondo cui un fluido invisibile pervadeva il corpo umano e poteva essere riequilibrato attraverso l’uso di calamite o con le mani del terapeuta. Mesmer sosteneva che questo processo curasse malattie fisiche e mentali. Nonostante il mesmerismo attirasse un vasto seguito, nel 1784 un’indagine scientifica condotta da una commissione reale in Francia, che includeva Benjamin Franklin, dimostrò che i suoi effetti erano attribuibili al potere della suggestione e non a reali proprietà terapeutiche.

 L’omeopatia: una controversia ancora viva

L’omeopatia, sviluppata nel XVIII secolo da Samuel Hahnemann, si basa sull’idea che “il simile cura il simile” e sull’uso di sostanze altamente diluite per trattare malattie. Nonostante la sua popolarità in molti Paesi, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che i rimedi omeopatici non sono più efficaci del placebo. Organizzazioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno avvertito che l’uso dell’omeopatia per trattare malattie gravi può ritardare o impedire l’accesso a cure mediche efficaci.

Il salasso: una pratica medievale diffusa per secoli

Il salasso, o flebotomia, è stato uno dei trattamenti più diffusi dall’antichità fino al XIX secolo. Si credeva che molte malattie fossero causate da un eccesso di sangue o da uno squilibrio nei quattro umori (sangue, flemma, bile gialla e bile nera). Il salasso, praticato da medici e barbieri, veniva usato per trattare praticamente qualsiasi disturbo, dai mal di testa alle infezioni. Tuttavia, studi successivi hanno dimostrato che questa pratica era inefficace nella maggior parte dei casi e, in molti casi, dannosa, portando a un peggioramento delle condizioni dei pazienti.

Cristalloterapia: il potere dei cristalli?

La cristalloterapia è una pratica alternativa che attribuisce ai cristalli proprietà curative, sostenendo che possono riequilibrare le energie del corpo e promuovere la guarigione. Sebbene non ci siano prove scientifiche a supporto di queste affermazioni, questa terapia continua a essere popolare, spesso associata a trattamenti olistici. Gli scienziati hanno ripetutamente sottolineato che gli effetti percepiti della cristalloterapia sono probabilmente dovuti all’effetto placebo o all’impatto psicologico di dedicare tempo e attenzione al benessere personale.

La scienza contro le pseudoscienze

L’attrattiva delle cure pseudoscientifiche risiede spesso nella loro semplicità e nel loro fascino emotivo. Promettono soluzioni rapide, naturali e prive di effetti collaterali, mentre la medicina scientifica è percepita come complicata, costosa o inaccessibile. Tuttavia, la scienza medica si basa su evidenze ottenute attraverso studi rigorosi e replicabili, che garantiscono la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti.

Le cure pseudoscientifiche, al contrario, si basano spesso su aneddoti o su meccanismi non dimostrati. In alcuni casi, possono offrire benefici psicologici, ma è fondamentale non confonderle con trattamenti medici validi. Questo è particolarmente importante per evitare false speranze o l’abbandono di cure scientifiche a favore di rimedi inutili.

Perché è pericoloso promuovere cure non scientifiche?

Promuovere cure pseudoscientifiche, come nel caso della mototerapia o delle collanine di ambra, può avere conseguenze negative su più livelli. A livello individuale, può indurre le persone a investire tempo e risorse in trattamenti inefficaci, ritardando o evitando cure efficaci. A livello sociale, può erodere la fiducia nella medicina scientifica e alimentare il mito che scienza e medicina siano “fredde” o insensibili.

Inoltre, il riconoscimento ufficiale di pratiche non scientifiche, come avvenuto per la mototerapia, rischia di legittimare altre pseudoscienze. Questo può creare un ambiente in cui le evidenze scientifiche perdono importanza rispetto alle opinioni personali o alle pressioni di gruppi di interesse.