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Che differenza esiste tra polpo e polipo? E tra piovra e polpessa?

Il polpo e il polipo sono due animali marini che spesso vengono confusi tra loro, sia perché il loro aspetto è simile, sia perché la terminologia utilizzata per identificarli può essere piuttosto ambigua. In realtà, sebbene entrambi appartengano alla famiglia dei Cefalopodi (gli stessi del calamaro), ci sono alcune differenze tra di essi che li distinguono in modo netto. Vediamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza su questo tema.

Polpo e polipo: una bella differenza 

Innanzitutto, è importante specificare che polpo e polipo si distinguono per l’aspetto, le abitudini, le dimensioni e le caratteristiche particolari, come ad esempio il sistema di difesa. Infatti, il polpo è un mollusco cefalopode molto grande e muscoloso che vive nelle acque più profonde degli oceani. Il suo aspetto è molto caratteristico: ha otto braccia ricoperte di ventose e un sacco del mantello che si espande e si contrae per permettergli di nuotare e respirare. Il polpo si nutre di crostacei e pesci piccoli, che caccia grazie alla sua grande intelligenza, alla sua agilità e alla sua velocità.

Il polipo, invece, è un mollusco cefalopode più piccolo del polpo, che vive in acque meno profonde e ha un aspetto leggermente differente. Anche il polipo ha otto braccia coperte di ventose, ma ha un mantello più tozzo e una testa più grande rispetto al polpo. Il polipo si nutre di crostacei, molluschi e piccoli pesci, e dispone di un sistema di difesa molto particolare: le sue ventose hanno la capacità di rilasciare una sostanza vischiosa che gli permette di immobilizzare il nemico.

Oltre alle differenze fisiche e alle abitudini alimentari, ci sono alcune caratteristiche che differenziano ulteriormente polpo e polipo. Ad esempio, il polpo ha una vita molto breve, che varia tra i tre e i cinque anni, mentre il polipo può vivere fino a sette anni. Inoltre, il polpo ha una capacità di adattamento incredibile, e può sopravvivere anche in acque con pochissimo ossigeno, mentre il polipo è molto più esigente sotto questo aspetto.

In conclusione, polpo e polipo sono due animali marini che pur avendo alcune somiglianze, si distinguono nettamente per alcune caratteristiche. Il polpo è più grande, ha un mantello più sottile, vive in acque più profonde e ha una capacità di adattamento incredibile. Il polipo, invece, è più piccolo, ha un mantello più tozzo, vive in acque meno profonde e dispone di un sistema di difesa particolare. In ogni caso, entrambi gli animali sono molto apprezzati in cucina, e possono essere utilizzati per la preparazione di moltissimi piatti gustosi e particolari.

Differenze tra piovra e polpessa

Il polpo è la preda più comune dei pescatori subacquei alle prime esperienze nell’immersione sottomarina. Tuttavia, non è l’unico cefalopode con cui ci si può imbattere durante queste attività; saltuariamente, infatti, la polpessa può finire nella sacca di qualche subacqueo alle prime armi, che potrebbe persino scambiarla per un polpo.

Molto spesso si sente dire che la polpessa è semplicemente la femmina del polpo oppure che, dall’accoppiamento fra i due, nascono i moscardini che poi crescono e diventano a loro volta polpi e polpessi. Tuttavia, queste affermazioni sono del tutto errate e sarebbe opportuno fare un po’ di chiarezza sulla questione.

In realtà, il Polpo (Octopus vulgaris) e la Polpessa (Callistoctopus macropus) sono due specie ben distinte, anche se hanno una morfologia molto simile. La loro somiglianza è simile a quella che c’è tra le diverse specie di pesce come la cernia o il sarago. Inoltre, sia il polpo che la polpessa sono specie completamente diverse rispetto al moscardino (Eledone moschata), che non rappresenta affatto lo stadio giovanile di nessuno dei due.

Detto ciò, è importante sottolineare le principali differenze tra questi due cefalopodi.

La piovra, nota anche come polpo, ha otto braccia lunghe e snelle, con due file di ventose su ciascuna. Spesso si nasconde tra le rocce o tra le anfrattuosità del fondale marino, scavando tane nel fango o nelle rocce. La piovra ha una capacità di camuffamento molto sviluppata, grazie alla sua pelle che può cambiare colore e texture per mimetizzarsi con l’ambiente circostante.

La polpessa, invece, ha dieci braccia corte e robuste, con due file di ventose su ciascuna. Non ha la capacità di camuffarsi come la piovra, ma può emettere una nuvola di inchiostro per confondere i predatori. La polpessa vive in genere nelle acque poco profonde e può essere trovata anche nei porti e nelle insenature.

Le due specie hanno anche un ruolo importante nell’ecosistema marino. La piovra, ad esempio, è un predatore di molluschi, crostacei e pesci più piccoli, ma può anche essere preda di mammiferi marini come le focene e i leoni marini. La polpessa, invece, si nutre principalmente di crostacei e di altri molluschi, come ostriche e cozze.

Nonostante la loro importanza ecologica, piovra e polpessa sono spesso oggetto di pesca eccessiva e di pratiche di pesca non sostenibili. La sovrapesca e la cattura accidentale sono due delle principali minacce che affrontano queste specie, che rischiano di essere esaurite in molte aree del mondo.

Per proteggere piovra e polpessa, è importante adottare pratiche di pesca sostenibili e regolamentare la loro commercializzazione. In molti paesi del mondo, sono stati introdotti contingenti di pesca e zone protette per ridurre la pressione sulle risorse marine e proteggere le specie vulnerabili.

Inoltre, i consumatori possono fare la loro parte scegliendo prodotti a base di piovra e polpessa provenienti da fonti sostenibili, e riducendo il consumo di questi molluschi quando possibile. In questo modo, tutti noi possiamo contribuire a preservare la biodiversità marina e garantire un futuro sostenibile per queste specie affascinanti e preziose.