Mercoledì 14 aprile è stato presentato l’ebook dal titolo: “Dai vecchi ai nuovi media. Com’è cambiata la comunicazione pubblica della scienza nell’era digitale” scritto dalla ricercatrice Immacolata Vecchio
La presentazione è avvenuta durante la seconda edizione del Science Web Festival, festival dei divulgatori scientifici online dal 12 al 18 aprile.
Chi comunica la scienza? Qual è il mezzo di comunicazione più efficace? Com’ è cambiato il modo di comunicare la scienza con l’avvento delle nuove tecnologie? Queste e tante altre sono le domande che si è posta l’autrice e di cui parla nell’ebook.
In qualche decennio siamo passati da un modello comunicativo che prevedeva una schematizzazione dei ruoli e delle competenze ad una forma di trasmissione del sapere più diretta, senza intermediari e senza vincoli di spazio e di tempo. La rivoluzione digitale ha permesso alla comunicazione pubblica della scienza di essere immediata e di facile reperibilità, ma non senza i limiti che derivano dallo scarso controllo di attendibilità e veridicità delle informazioni e che, contribuiscono al dilagare di notizie false che, poco hanno a che fare con l’etica dell’informazione. Questo ed altro viene discusso nel testo con una particolare attenzione verso tutte quelle problematiche che derivano dall’uso scorretto dei social network per fare scienza.
Per quanti fossero interessati l’ebook è disponibile in versione gratuita su lulu.com.
Il testo nasce come lavoro conclusivo del Corso in Giornalismo Scientifico. Uno dei tanti corsi tra quelli proposti dall’Accademia Telematica Europea.
“Ho deciso di iscrivermi spinta dalla curiosità di imparare i segreti del mestiere di giornalista che mi ha da sempre affascinata” afferma la dottoressa.
L’autrice
Immacolata Vecchio è nata il 27/09/1965 a Montepaone (CZ) un piccolo paesino collinare che si affaccia sul mar Ionio. Ha studiato alla Università degli Studi di Roma “La Sapienza” conseguendo la laurea in Scienze Biologiche e la specializzazione in Patologia Clinica. È ricercatore dell’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (IRIB) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).