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Elena Lucrezia Corner Piscopia: la prima donna laureata della storia

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Elena Lucrezia Corner Piscopia (Cornèr Piscòpia), italianizzata spesso in Cornaro, nacque a Venezia il 5 giugno 1646 e morì a Padova il 26 luglio 1684. Fu un’erudita e filosofa italiana, considerata da molte fonti la prima donna al mondo a ottenere una laurea. Tuttavia, alcune ricerche indicano che altre donne avessero conseguito titoli accademici prima di lei, come Bettisia Gozzadini (laureata in diritto canonico a Bologna nel 1236), Costanza Calenda (dottoressa in medicina a Napoli nel 1422), Isabella Losa (dottoressa in teologia a Cordova nel XVI secolo) e Juliana Morell (suora dominicana dottorata nel 1608 ad Avignone).

Origini e formazione

EElena_Piscopia_portraitlena fu la quinta dei sette figli di Giovan Battista Corner e Zanetta Boni. Suo padre, appartenente a una delle più importanti famiglie patrizie di Venezia, riconobbe subito le straordinarie doti intellettuali della figlia e favorì la sua istruzione.

Studiò filosofia, teologia, greco, latino, ebraico e spagnolo, ricevendo un’educazione senza precedenti per una donna del suo tempo. Fu accolta nelle principali accademie dell’epoca, tra cui l’Accademia dei Ricovrati di Padova e quelle degli Infecondi di Roma, degli Intronati di Siena e degli Erranti di Brescia.

A diciannove anni, Elena prese i voti come oblata benedettina, una scelta che le permise di dedicarsi allo studio pur senza entrare in clausura.

Ricevette insegnamenti da alcuni dei più illustri studiosi dell’epoca, tra cui Giovan Battista Fabris per il greco, Giovanni Valier per il latino, Carlo Maurizio Vota per le scienze e Carlo Rinaldini per la filosofia. Apprese anche l’ebraico dal rabbino Shemel Aboaf e la teologia da Felice Rotondi.

Il difficile cammino verso la laurea

Il padre di Elena tentò di farle ottenere la laurea in teologia presso l’Università di Padova, ma il cardinale Gregorio Barbarigo, cancelliere dell’ateneo, si oppose fermamente, sostenendo che sarebbe stato “uno sproposito” laureare una donna e che questo avrebbe reso “ridicoli a tutto il mondo”. Dopo lunghe trattative, si trovò un compromesso: Elena avrebbe potuto laurearsi in filosofia anziché in teologia.

Il 25 giugno 1678, all’età di 32 anni, Elena sostenne pubblicamente la sua dissertazione, pronunciata in latino e greco, e ottenne la laurea in filosofia, entrando a far parte del Collegio dei medici e dei filosofi dell’Università di Padova. Tuttavia, in quanto donna, non poté esercitare l’insegnamento universitario.

Elena Cornaro Piscopia coronata della laurea dottorale - G.L. Gatteri inv. e dis.; G. Giuliani inc. (Centro di Ateneo per la Storia dell'università di Padova)
Elena Cornaro Piscopia coronata della laurea dottorale – G.L. Gatteri inv. e dis.; G. Giuliani inc. (Centro di Ateneo per la Storia dell’università di Padova)

Vita dopo la laurea e morte prematura

bombelliDopo aver conseguito il titolo, Elena si trasferì a Padova e continuò i suoi studi con grande intensità. La sua salute, già compromessa da anni di studio e da pratiche ascetiche, peggiorò rapidamente. Morì a soli 38 anni il 26 luglio 1684 a causa di una gangrena e fu sepolta nella chiesa di Santa Giustina a Padova.

Eredità

Elena Corner Piscopia lasciò poche opere scritte, tra cui discorsi accademici e poesie di carattere religioso. Si racconta che avesse ordinato la distruzione di molti suoi manoscritti. La sua laurea non portò a un immediato cambiamento nella condizione delle donne negli studi universitari: si dovette attendere fino al 1732 per vedere un’altra donna italiana laureata, la fisica Laura Bassi.

Oggi, Elena Cornaro Piscopia è riconosciuta come una pioniera nell’ambito dell’istruzione femminile e un simbolo di determinazione e talento. Il suo monumento, realizzato nel 1689 dallo scultore Bernardo Tabacco, è conservato presso l’Università di Padova, a Palazzo del Bo. A lei sono intitolate scuole, strade e istituzioni culturali in Italia e nel mondo, a testimonianza del suo straordinario contributo alla storia del sapere.

Curiosità e Riconoscimenti su Elena Lucrezia Corner Piscopia

Elena Lucrezia Corner Piscopia è una figura storica di straordinaria importanza, celebrata in diversi modi per il suo contributo al mondo accademico e culturale. Ecco alcune curiosità e riconoscimenti a lei dedicati:

Onorificenze Astronomiche:

  • Il cratere Piscopia di 26 km di diametro sul pianeta Venere porta il suo nome, a testimonianza della sua importanza nella storia dell’istruzione femminile.

Statue e Lapidi Commemorative:

  • Nel Palazzo del Bo, sede dell’Università di Padova, è ricordata con una statua.
  • Un busto in suo onore si trova nella Basilica di Sant’Antonio a Padova.
  • Una lapide commemorativa è stata posta sul muro di Ca’ Farsetti a Venezia, lato Calle del Carbon.

Riconoscimenti Internazionali:

  • Nella biblioteca del Vassar College a Poughkeepsie (New York) è ricordata in una vetrata a colori.
  • La biblioteca comunale di Episkopi, vicino a Limassol (Cipro), porta il suo nome.

Intitolazioni di Strade e Piazze:

  • Un passaggio nel centro cittadino di Padova è dedicato a lei.
  • Diverse vie e piazze in Italia portano il suo nome, tra cui:
    • Piazza Elena Corner Piscopia a Rubano (PD)
    • Rotonda a Bologna
    • Via a Barzanò, Cesa, Stanghella (PD), Cadoneghe (PD), San Giorgio delle Pertiche (PD) e Torre del Greco.

Istituti Scolastici a Lei Dedicati:

  • Il Liceo Statale Ettore Majorana-Elena Corner a Mirano.
  • L’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Jesolo.
  • L’Istituto Comprensivo Statale di Fossò.
  • L’aula magna dell’I.I.S. Marconi di Imperia.
  • A livello universitario, le sono state dedicate aule presso:
    • La Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento (Aula 421).
    • Il Palazzo Antonini dell’Università di Udine (Aula 7).

Aree Verdi a Lei Intitolate:

  • Il XV Municipio di Roma le ha dedicato, con delibera n. 10 del 23 aprile 2012, il nuovo giardino di via della Magliana Antica.

Questi numerosi riconoscimenti dimostrano quanto il contributo di Elena Lucrezia Corner Piscopia abbia lasciato un segno nella storia, ispirando generazioni di studenti e studiosi in Italia e nel mondo.

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