Elon Musk si schiera apertamente per la chiusura di Radio Free Europe e Voice of America, rispondendo su X a un post che denuncia il loro finanziamento pubblico.
“Sì, eliminiamole. L’Europa è già libera (anche se oppressa dalla burocrazia). Nessuno le ascolta più. Sono solo fanatici di sinistra che si parlano addosso mentre sperperano un miliardo di dollari l’anno dei contribuenti americani”, afferma Musk, portando avanti la sua crociata contro i media indipendenti con toni sempre più aggressivi.
Con questa dichiarazione, il magnate continua a demonizzare ogni voce che non si allinea alle sue idee, alimentando la polarizzazione e attaccando istituzioni storicamente impegnate nella diffusione dell’informazione nei regimi autoritari. La sua ossessione per il taglio della spesa pubblica sembra ormai diventata un pretesto per delegittimare il pluralismo informativo e rafforzare il suo controllo sul dibattito pubblico.
Sembra che Musk stia portando avanti la sua ormai nota crociata contro le istituzioni mediatiche che non si allineano alla sua visione. Il fatto che definisca Radio Free Europe (RFE) e Voice of America (VOA) come “estremisti di sinistra” è un segnale di come il dibattito pubblico negli Stati Uniti si stia sempre più polarizzando.
RFE e VOA sono storicamente strumenti di soft power americano, usati per diffondere informazione indipendente nei paesi dove la libertà di stampa è limitata. Criticare il loro finanziamento pubblico può essere legittimo, ma liquidarle come propaganda di parte sembra più una mossa politica che un’analisi razionale.
Trump e Musk sembrano ormai alleati nella battaglia contro la scienza, i media indipendenti e ogni forma di autorità che non controllano direttamente. Questo approccio potrebbe piacere alla loro base, ma rischia di indebolire il pluralismo informativo e il ruolo degli Stati Uniti come promotori di libertà di stampa nel mondo.
Fonte: ANSA
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