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Essenze di Scienza. Ricerca e innovazione responsabile e gender gap

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“Essenze di Scienza” a Monza è un ciclo di incontri gratuiti per promuovere l’innovazione responsabile e colmare il gender gap nelle STEM

Il Teatro Binario 7 di Monza ospita “Essenze di Scienza,” una serie di incontri mensili dal 2 ottobre al 4 dicembre, ideati dalla giornalista scientifica Marta Abbà e dalla libraia Raffaella Musicò, fondatrice della Libreria Virginia e Co. Questo ciclo, patrocinato da enti come Fondazione Bassetti, è pensato per avvicinare la cittadinanza alla scienza, stimolare una riflessione sul gender gap nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), e promuovere un’innovazione equa e inclusiva.

Gli incontri, aperti e gratuiti, mirano a rendere la scienza accessibile a tutti, con ospiti come scienziate e professioniste che dimostrano come le discipline scientifiche possano offrire indipendenza economica e opportunità di carriera. “Esiste un problema evidente di gender gap nelle STEM che influenza l’intera società e l’ambiente,” ha dichiarato Abbà, sottolineando l’importanza di un’innovazione responsabile che rispecchi diversità di genere, cultura e background sociale.

Secondo l’Osservatorio Stem della Fondazione Deloitte, sebbene le donne rappresentino il 55% della popolazione universitaria, solo il 37% delle studentesse opta per ambiti STEM. Le disparità si amplificano nel mercato del lavoro, dove il divario retributivo di genere in Italia è del 58%, molto al di sopra della media OCSE del 23%.

Il 6 novembre, sarà proprio Anna Pellizzone, esperta di innovazione e società per Fondazione Bassetti, a portare nella discussione l’importanza del coinvolgimento dei cittadini per un’innovazione responsabile. «Il percorso partecipativo organizzato nell’ambito del progetto EU TRANSFORM per raccogliere le raccomandazioni di cittadini e cittadine residenti in Lombardia sul tema della mobilità intelligente e responsabile è stato uno dei primi esempi in Italia di esercizio di deliberazione pubblica. Il campione coinvolto era diversificato, anche nel genere, per includere punti di vista differenti, considerato che sono molti gli studi a evidenziare che anche negli spostamenti nella città uomini e donne hanno modalità e traiettorie diverse, e non tenerne conto porterebbe a configurare servizi di mobilità dispari. Si tratta di pratiche e metodologie ampiamente testate, soprattutto in nord Europa, che prevedono fasi di informazione, confronto e dialogo con esperti con varie competenze, discussioni con facilitatori professionisti, fino alle raccomandazioni finali che le amministrazioni pubbliche si sono impegnate a tenere in considerazione».

Un processo di avvicinamento, quello tra cittadinanza e scienza, che parte dall’ascolto e dal linguaggio, quindi. «Un linguaggio semplificato ma non semplicistico, comunicativo, come è stato  nella mission dalla libreria fin dalla sua origine otto anni fa», dice Raffaella Musicò. «L’inclusione comprende la necessità di trovare una base comune per uomini e donne, quella base che secondo l’ecofemminismo è la cura del nostro pianeta, anche attraverso il valore dato alla scienza. Ecco allora che il tema del gender gap nelle discipline STEM assume un significato universale, con un legame molto stretto tra i diritti delle donne e i diritti dell’ambiente. In questo tris di appuntamenti, oltre a chimiche, astronome, biologhe, ci saranno esperte di clima, diritti umani e sostenibilità».

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Gli incontri di “Essenze di Scienza” spaziano su temi attuali, come la crisi climatica e i diritti umani, grazie all’intervento di esperte di varie discipline, tra cui chimica, biologia e farmacovigilanza.

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