È stata presentata il 22 giugno scorso in conferenza stampa l’ottava edizione del Festival della Comunicazione, che è in programma da giovedì 9 a domenica 12 settembre a Camogli, dal vivo e in presenza, con oltre 100 grandi ospiti del panorama culturale italiano.
Oltre 100 ospiti in quattro giorni di eventi per esplorare l’aspirazione umana alla Conoscenza
Il Festival della Comunicazione ci aspetta anche quest’anno, dal vivo e in presenza, con la sua ottava edizione, da giovedì 9 a domenica 12 settembre nell’incantevole borgo marinaro di Camogli. Una grande manifestazione che offre al suo pubblico proposte sempre più ricche ed entusiasmanti e si riconferma come uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale italiano.
Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli e la Regione Liguria e in partnership con Commissione europea, Rai e Università di Genova, il Festival ha come fil rouge il tema Conoscenza, intesa come quell’irresistibile aspirazione umana che ci spinge oltre il nostro comune sentire, a superare orizzonti e a disegnare prospettive nuove, con la propensione che abbiamo – innata – a dare senso alle cose e agli eventi che ci circondano. Conoscere significa raggiungere una comprensione profonda, ricomporre la frammentarietà delle informazioni e dei dati grezzi e parziali, in un tutto organico che dia significato e sostanza a quello che siamo e alle nostre civiltà.
Il Festival sarà un’entusiasmante occasione per vivere la Conoscenza come esplorazione, scoperta, e indagine. Un modo per scavare nelle realtà altre attraverso la fisicità e la complessità dei sensi: conoscere è anche conoscersi attraverso lo sguardo dell’altro, come antidoto contro ogni presunzione, reticenza, timidezza, discriminazione o pregiudizio.
Intorno a questo tema oltre un centinaio di ospiti – protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento – svilupperanno un dialogo appassionante e vivace, attraversando i generi e i toni più svariati. Dai talk agli sketch dissacranti, dal commento ironico della rassegna stampa del mattino alle coinvolgenti lectio dei grandi nomi della cultura, dalle colazioni con gli autori fino agli incontri degli aperitivi, i quattro giorni di Festival creeranno una vibrante atmosfera di voci, colori, pensieri e punti di vista, capaci di coinvolgere tutti tra dibattiti e intrattenimento, spettacoli e amatissimi monologhi.
Diceva Umberto Eco a proposito della Conoscenza: “Bisogna mettersi alla prova, intervenire nel dibattito locale, ascoltare le opinioni, cambiare pian piano il proprio modo di vedere, pensare e scrivere, guardandosi dalle forme di pseudo-partecipazione del web che idolatrano l’ideale della assoluta presa di parola. Bisogna recuperare il modello del dialogo socratico, del confronto aperto, del continuo esercizio dialettico di critica e di autocritica”.
E proprio sulla scia del pensiero sempre attuale del suo padrino, il Festival 2021 si aprirà con la lectio di Massimo Cacciari, incentrata in particolare su un binomio senza tempo: Coscienza e Conoscenza. Mentre chiuderà il Festival la leçon concert di Nicola Piovani che condividerà con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quarant’anni di carriera.
Un grande evento coinvolgerà il duo travolgente formato da Alessandro Barbero e Vinicio Capossela.
E a Vinicio Capossela verrà dato quest’anno il Premio Comunicazione, per la sua capacità di esprimere l’umanità verace, chiassosa e colorata, con la sua arte da menestrello onnivoro e globale all’incessante ricerca di suoni, storie, culture e personaggi di ogni epoca e di ogni angolo del mondo (dalla dolce malinconia latinoamericana alla polvere dei Balcani e alle feste di paese) e per la sua capacità di osare contaminazioni creative e di raccogliere l’essenza, l’odore e il fascino delle molteplici civiltà in un repertorio letterario e musicale straripante e universale.
Attesissimo e originale lo spettacolo di Valerio Lundini, che porterà sul palco Il mansplaining spiegato a mia figlia, evocativo fin dal titolo della sua capacità senza eguali di destrutturare il linguaggio della comicità.
Molti i nomi nuovi, che per la prima volta saranno ospiti a Camogli, fra cui Antonella Viola, Sabina Guzzanti, Daria Bignardi, Andrea Delogu, Nicola Lagioia, Selvaggia Lucarelli, Fiorenza Sarzanini, Max Casacci e Guia Soncini. Tra gli ospiti e amici del Festival più attesi, con i loro talk di approfondimento, sono confermati anche in questa edizione moltissimi nomi tra cui Aldo Grasso, Mario Calabresi, Piero Angela, Federico Rampini, Piergiorgio Odifreddi, Stefania Auci, Luca Bizzarri, Paolo Crepet, Guido Catalano, Vincenzo Roppo, Roberto Cotroneo, Federico Taddia, Gherardo Colombo, Severino Salvemini e Cinzia Leone.
Grande spazio a Dante, per celebrare il poeta in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte: da Aldo Cazzullo, che presenterà il suo ultimo libro sul Purgatorio, all’accoppiata formata da Claver Gold e Murubutu, che faranno divertire e appassionare il pubblico con conversazioni dantesche e un Dante a tempo di rap.
Anche quest’anno ci si potrà immergere nel fenomeno dell’audio-entertainment, con le sue novità, le sue star e i suoi generi, capaci di entusiasmare un pubblico sempre più ampio e vivace. Il mondo dell’audio approda a Camogli con grandi personalità. In più, con appuntamenti dedicati, presenteranno le nuove serie podcast Lorenzo Baglioni, Federico Fubini, Stefano Massini, Mario Tozzi e Guido Barbujani.
Tra i punti forti del Festival si confermano gli appuntamenti con le rassegne stampa del mattino, condotte da Annalisa Bruchi, le colazioni con l’autore, gli aperitivi del Festival, le mostre – come quella realizzata appositamente in occasione del Festival “Comunicare disegnando”, di e con Milo Manara – i laboratori, le escursioni e una fitta serie di spettacoli e performance musicali.
Donne prigioniere di amori straordinari è il titolo di una perfomance di lettura e musica portata in scena da Monica Guerritore, che partendo dal terribile femminicidio nel 1911 della zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giulia Trigona, ricostruirà emozioni e sentimenti dell’ultimo frammento di vita della vittima. Il repertorio dei canti briganti sarà protagonista della serata con Mario Incudine ed Eugenio Bennato, che includerà un omaggio a Franco Battiato. Il romanzo visionario Il lupo e la luna prenderà vita sul palco con il suo autore Pietrangelo Buttafuoco, l’introibo di Giuseppe Dipasquale e le atmosfere favoleggianti ricreate dallo scenografo digitale Francesco Lopergolo, mentre con la performance itinerante ed esperienziale Alberi Maestri sul Monte di Portofino si andrà alla scoperta, insieme al pubblico guidato da Michele Losi, del mondo degli alberi e delle piante. Nel mare e nei suoi misteri, con un monologo che scandaglia con ironia le leggerezze e le profondità della vita, ci si addentrerà con Fabio Genovesi e Il calamaro gigante. E non finisce qui: ci saranno Luca Bottura con il suo spettacolo Manifesto del partito impopolare, e Marco Travaglio che quest’anno porterà in scena un denso approfondimento dal titolo Il Conticidio.