A molti la parola gamification potrà sembrare un banale neologismo. Ma non lo è. O forse lo è stato, per poi diventare uno dei più vincenti modelli aziendali dell’ultimo decennio. La parola è collegata direttamente al mondo dei videogiochi: fa riferimento all’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti non ludici. Ciò significa che, muovendo da contesti ludici, la gamification si è estesa in ogni azienda e sotto molteplici punti di vista.
Esempi, in questo senso, sono il programma Nike+, apripista nel settore del fitness fai da te e tanti altri. La gamification ha talmente preso piede che oggi è il punto di partenza per la vita di un manager, in termini di motivazione e in termini di miglioramento. Ma, come dicevamo, tutto è legato al mondo dei videogiochi, parte della cultura di massa a cominciare dagli anni ’80. Si può dire che la rivoluzione videoludica sia partita in quegli anni, incapace poi di fermarsi. Rivoluzione visiva, audio, grafica, di gameplay e via dicendo. Fino a giungere alle console di ultima generazione, in attesa delle altre, in arrivo, che porteranno l’esperienza del giocatore in una nuova era.
Chi ha una certa dimestichezza in materia è il settore delle slot machine online. Queste, all’insegna della gamification, hanno compiuto un autentico salto di qualità diventando, oggi, dispositivi tecnologici di grande livello, pieni di effetti speciali e rintracciabili tanto nelle sempreverdi sale da gioco tanto online. Quando si parla di gamification delle slot machine si fa riferimento a quelle combinazioni che hanno trasformato i vecchi giochi in prodotti sempre più virtualmente reali. Per questo, non sfuggirà che oggi le slot machine online sono sempre più simili ai videogiochi, in un rapporto di influenza reciproca che è destinato a portare ancora più risultati nel prossimo futuro. Più che altro i programmatori di slot si sono assicurati una fetta di pubblico importante. Ecco perché oggi molte slot machine online si presentano come autentici videogiochi e si ispirano a tanti di essi: si pensi a Gangsta City Slot, che trae spunto dall’universo della famosa saga GTA. Ma la lista è davvero lunga. In questa spunta anche la slot ispirata a Tomb Raider, elaborata da Microgaming. Qui Lara Croft è protagonista, rappresentando lei stessa i simboli vincenti, in un mix di busti dorati, corde, torce, borse di primo soccorso e borracce. Così come le slot anche altri “videogiochi” fanno scuola.
Si pensi a quelli social, di casa Facebook: Candy Crush ha creato attorno a sé un universo parallelo, ispirando la slot “Gemix”, di Play’n Go, tutta ricamata sulle dinamiche del gioco del popolare social network. Anche Megaboy ha lasciato il segno: questa slot non si ispira ad alcun titolo direttamente, fa di più, richiamando il gioco più popolare di tutti, SuperMario. Infine, spunta Bubble Craze, la slot ispirata a Puzzle Bobble, capace di riprodurne atmosfere e sentiment. Qui per vincere occorre centrare sullo schermo bolle dello stesso colore adiacenti tra di loro. Un gioco di puro divertimento ed intrattenimento, che tiene i giocatori incollati allo schermo per tutto lo svolgimento della partita.
Comments