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La panchina per onorare Norma Cosetto: la giovane vittima dei partigiani del dittatore Tito
Bussoleno ha anticipato, giovedì 8 febbraio scorso, il GIORNO DEL RICORDO inaugurando in Piazzetta del giornalaio una panchina, la terza di quattro, dedicata a tutte le vittime delle foibe, in particolare a Norma Cossetto, ragazza ventenne picchiata, violentata e gettata viva nelle cavità carsiche. L’appuntamento è continuato in una Sala Consigliare gremita, dove i professori Gianni Oliva e Giuseppe Parlato, con il giornalista Marco Margrita a moderare il dialogo, hanno presentato la complessa situazione del confine orientale italiano durante ed alla fine della seconda guerra mondiale. Una narrazione approfondita, storica e non ideologica che ha consentito ai presenti di ascoltare una serena analisi sui tragici fatti giuliano dalmati. La serata si è conclusa con l’intervento di Dario Prodan dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Torino che ha, con l’aiuto di diapositive dell’istituto LUCE, ricordato l’esilio dei profughi e la nascita del Villaggio torinese di Santa Caterina. A Bussoleno le giunte precedenti si erano sempre opposte alla commemorazione, nonostante il Giorno del ricordo sia una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata
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PER APPROFONDIRE
- Enciclopedia delle donne: Norma Cossetto – Santa Domenica di Visinada 1920 – Antignana 1943
- Tajani: «Foibe e conseguente esodo giuliano-dalmata furono atti di pulizia etnica»
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- Inaugurata a Bussoleno la panchina dedicata a Norma Cossetto e al giorno del ricordo
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- Storia di Foibe: Mafalda Codan
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