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Iniziata la missione Polaris Dawn con la prima passeggiata spaziale per astronauti civili

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A meno di 24 ore dal lancio, avvenuto il 10 settembre alle 11:23, la missione privata Polaris Dawn ha già stabilito diversi record. Il più significativo è stato il raggiungimento dell’apogeo a 1400,7 chilometri di altitudine, segnando un nuovo primato per un’orbita terrestre. Il precedente record era stato raggiunto dalla missione Gemini 11, che nel settembre 1966 aveva raggiunto 1374 chilometri. Questa distanza non veniva superata da oltre 50 anni, dai tempi delle missioni Apollo verso la Luna.

In copertina: Polaris Program Photos – Some rights reserved

La missione Polaris Dawn è partita ed è destinata a segnare una tappa storica nel settore dell’esplorazione spaziale privata. La missione, finanziata e guidata dal miliardario statunitense Jared Isaacman, fondatore della società di pagamenti Shift4, prevede la prima passeggiata spaziale effettuata da astronauti non professionisti. Questo evento rappresenta un significativo passo avanti nel progresso delle missioni spaziali civili.

Il lancio è avvenuto presso il Kennedy Space Center in Florida, utilizzando un razzo Falcon 9 della SpaceX. L’equipaggio, composto da quattro membri, è stato trasportato in orbita a bordo della navetta Crew Dragon, con l’obiettivo di raggiungere un’altitudine massima di 1.400 chilometri, la più alta mai raggiunta da una missione con equipaggio umano dagli anni ’70, quando furono effettuate le missioni del programma Apollo.

Il team, oltre al comandante Isaacman, include Scott Poteet, ex tenente colonnello dell’aeronautica statunitense, Sarah Gillis e Anna Menon, entrambe ingegneri senior della SpaceX. Prima di questa missione, l’equipaggio ha affrontato oltre due anni di preparazione, che hanno incluso attività impegnative come addestramenti su simulatori, immersioni subacquee e persino la scalata di un vulcano in Ecuador.

Il momento culminante della missione avverrà il terzo giorno, quando Isaacman e Gillis effettueranno una passeggiata spaziale, un evento estremamente rischioso che richiederà la depressurizzazione dell’intera cabina della Crew Dragon. I due astronauti utilizzeranno tute EVA (Extravehicular Activity) sviluppate da SpaceX, dotate di tecnologia avanzata per la mobilità e sistemi di comunicazione aggiornati. Questo segna la prima volta che una passeggiata spaziale sarà eseguita da privati e non da astronauti governativi.

Oltre alla storica passeggiata spaziale, la missione include una serie di esperimenti scientifici, tra cui test per migliorare la comunicazione nello spazio attraverso l’uso dei satelliti Starlink e studi su aspetti della salute umana nello spazio. Uno degli esperimenti più interessanti riguarda l’uso di lenti a contatto dotate di microelettronica, progettate per monitorare i cambiamenti nella pressione oculare durante il volo spaziale.

La missione Polaris Dawn è solo la prima di una serie di tre missioni previste dal Polaris Program, una collaborazione tra Isaacman e SpaceX che punta ad accelerare lo sviluppo tecnologico nel volo spaziale civile. Dopo questa missione, seguiranno altri voli che culmineranno con il primo lancio con equipaggio della navetta Starship di SpaceX.

La missione Polaris Dawn non è solo una dimostrazione delle capacità tecniche di SpaceX, ma anche un segnale di come il settore privato stia prendendo sempre più piede nell’esplorazione spaziale, avvicinando il sogno di viaggi nello spazio per tutti.

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