“Le sfide e le possibilità per le imprese di oggi: equità sociale, sviluppo economico sostenibile e salvaguardia dell’ambiente”. Questo è il tema centrale del Terzo congresso nazionale dell’UNSIC, l’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, che si è tenuto oggi a Roma, inaugurando un evento che proseguirà fino all’8 marzo 2025.
Circa 500 delegati hanno partecipato al 3° Congresso Nazionale UNSIC
La location scelta è il Rome Marriott Park Hotel, situato in via Colonnello Masala 54, che ospiterà nei giorni del Congresso importanti figure istituzionali come ministri, sottosegretari e parlamentari, insieme a leader di aziende pubbliche e private, rappresentanti della società civile e personalità di rilievo del mondo culturale.
L’organizzazione datoriale, che conta oltre 4mila sedi in tutta Italia – tra Caf, Patronati e Caa – forma una rete diffusa a supporto di imprenditori e agricoltori. L’evento è stato un’occasione di dialogo, riflessione e rafforzamento dei valori che animano l’Unsic, consolidando il senso di comunità e l’impegno condiviso verso i principi fondamentali dell’associazione.
, Domenico Mamone, Presidente Nazionale UNSIC e Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte
Il congresso si è configurato come uno spazio di confronto e creatività, un momento per elaborare idee e soluzioni pratiche, in cui ogni partecipante ha offerto il proprio contributo, fatto di esperienze professionali e personali. I delegati, giunti da ogni parte d’Italia, hanno messo in campo la loro passione per dare voce a necessità, proposte e risposte, con l’intento di favorire equità, crescita sostenibile e giustizia sociale – temi chiave per l’Unsic, che è anche rappresentata nel “parlamentino” del Cnel.
Benedetto Di Iacovo, Presidente Assemblea Nazionale UNSIC
L’appuntamento di oggi non si è limitato a un’analisi dell’attuale scenario politico e sociale, ma ha cercato di individuarne le potenzialità di cambiamento, anticipando le trasformazioni e orientandole verso un futuro più positivo. Ogni partecipante è stato coinvolto attivamente, non solo come spettatore, ma come attore di un percorso di rinnovamento con uno sguardo al lungo termine.
Il congresso celebra inoltre i 25 anni dell’Unsic, nata ufficialmente nel 2000 dopo anni di preparazione. Un quarto di secolo di dedizione, lotte e traguardi al fianco di imprese, autonomi, pensionati e territori. Questo anniversario è stata un’opportunità per riflettere sull’identità dell’organizzazione, sulle sue radici e per definire gli obiettivi per il futuro.
Luigi Rosa Teio, Direttore Nazionale ENASC, Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte, Salvatore Mamone, Presidente Nazionale ENASC, Giuseppe Mastruzzo, Delegato Nazionale UNSIC Direttore The International University College fo Turin, Claudio Pasqua, Direttore ADI e Delegato Nazionale UNSIC
È il Presidente Domenico Mamone ad aprire il 3° Congresso Nazionale UNSIC, sottolineando l’importanza di questo evento non solo come adempimento statutario, ma come momento vitale per l’organizzazione. L’UNSIC, fondata nel 1996, celebra nel 2025 i suoi 25 anni di attività, rappresentando imprenditori, agricoltori, professionisti e famiglie datrici di lavoro domestico. Questo Congresso, dal tema “Sfide e opportunità dell’impresa moderna: giustizia sociale, sostenibilità economica, compatibilità ambientale”, è un’occasione per fare il punto sui successi passati e tracciare il futuro dei prossimi cinque anni.
Mamone ha evidenziato come l’UNSIC sia il “cuore pulsante” delle comunità territoriali, un cantiere di idee e azioni coraggiose che dà voce a chi lavora con fatica e dedizione. Ogni delegato porta con sé una storia di impegno e servizio, costruendo ponti tra imprese, lavoratori e società. Il tema del Congresso non è astratto: equità, sviluppo e sostenibilità sono la bussola morale e operativa dell’organizzazione. L’UNSIC non si limita a osservare i cambiamenti, ma li anticipa e li guida, forte di una rete di oltre 4.000 sedi in Italia e all’estero e di una presenza consolidata nel CNEL.
Il Presidente ha riflettuto sull’attuale contesto globale: innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale offrono opportunità, ma richiedono etica e “intelligenza relazionale” per un progresso umano autentico. Tuttavia, il “villaggio globale” mostra segni di crisi: conflitti, inflazione, speculazione finanziaria e concorrenza asiatica frenano la produzione, come confermano i dati Eurostat. Mamone critica soluzioni semplicistiche come il protezionismo, sostenendo che il libero scambio favorisca lo sviluppo, pur riconoscendo le complessità della globalizzazione. L’Europa, frammentata, ha perso competitività in settori chiave come l’automotive e il tessile, un tempo punti di forza italiani.
La parola chiave per il futuro è “sostenibilità” in tre dimensioni: sociale, per un’economia inclusiva; ambientale, contro il cambiamento climatico; e organizzativa, per un’UNSIC in continua evoluzione. Mamone sottolinea l’importanza di un’impresa sana e redditizia, che coniughi profitto e valori solidali. Propone misure concrete: decontribuzione per lavoratrici con figli, incentivi per assunzioni di giovani e donne nel Sud, e contrasto alla denatalità con servizi per l’infanzia e congedi parentali. Sul fronte della sicurezza sul lavoro, insiste su formazione, prevenzione e una “white list” di aziende virtuose.
Un nodo critico è il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. L’UNSIC propone formazione professionale mirata e integrazione regolata della manodopera immigrata per sopperire alla carenza di personale. Mamone promuove anche la contrattazione di prossimità e gli Enti bilaterali per una collaborazione sindacale efficace, evitando conflitti inutili. Sulle pari opportunità, l’organizzazione sostiene congedi, telelavoro e tutela contro le discriminazioni di genere, con particolare attenzione all’imprenditoria femminile.
In ambito agricolo, il Presidente lega la sostenibilità alla tradizione UNSIC. La nuova PAC e il PNRR (con 5,63 miliardi di euro dal 2023) spingono gli agricoltori a essere polivalenti, producendo energia e partecipando all’economia circolare. Tuttavia, il cambiamento climatico minaccia la produzione, richiedendo innovazioni come sistemi di irrigazione efficienti e tecnologie avanzate. Mamone propone un Fondo per la formazione permanente e una gestione flessibile dei flussi migratori per affrontare la carenza di manodopera.
Luigi Rosa Teio, Direttore Nazionale ENASC, Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte, Salvatore Mamone, Presidente Nazionale ENASC
Sulla sostenibilità economica, l’UNSIC difende le piccole imprese, specie nelle aree interne, ma le sprona a crescere con tecnologie e consorzi.
Il Presidente critica l’austerità eccessiva, sostenendo politiche di crescita che non sacrifichino il benessere sociale. In tema ambientale, promuove l’autoproduzione energetica agricola, il riciclo e una “Fiscalità Green” con incentivi per le aziende sostenibili, accompagnata da investimenti in ricerca e sviluppo.
Mamone elogia i provvedimenti governativi recenti, come il taglio del cuneo fiscale, la maxi deduzione per assunzioni stabili e il supporto alle famiglie, ma invita a fare di più per consolidare questi risultati. L’UNSIC, con i suoi enti (ENASC, ENUIP, CAF, CAA) e una rete territoriale dinamica, è pronta a guidare il cambiamento. Il Presidente conclude con un appello ai delegati, “custodi del futuro”, affinché con impegno e innovazione scrivano nuove pagine di successi per un’organizzazione che rappresenti un’impresa moderna, equa e sostenibile.
Con una visione ben delineata, l’Unsic guarda avanti: un domani in cui imprenditoria e agricoltura siano fondamenta di prosperità, sostenibilità e giustizia sociale. Con entusiasmo e risolutezza, l’associazione ha confermato il suo impegno a perseguire questi ideali, lavorando per un futuro migliore per tutti coloro che ne condividono la missione. In sintesi, oggi si è tenuto un evento che ha rappresentato una tappa significativa per riaffermare i valori che hanno caratterizzato 25 anni di storia e successi, proiettandoli verso nuovi orizzonti.
Direttore Responsabile di www.gravita-zero.it (Rivista di comunicazione Scientifica e istituzionale). Le notizie sono sempre verificate e sottoposte a Fact checking.
Ha fondato ADI - Agenzia Digitale Italiana (www.agenziadigitaleitaliana.it) nata per garantire la migliore diffusione possibile alle notizie su testate giornalistiche nazionali, radio e TV
Comments