In collaborazione con l’International Doctorate Network in Particle Physics, Astro
Esperti di fama internazionale affronteranno i temi di punta della Fisica di oggi: dalle Alte Energie ai Raggi Cosmici, dalle Onde Gravitazionali alla Neutrino Astronomy, dagli ultimissimi risultati di LHC al Cern alle prossime generazioni di acceleratori ecc. Ma nel contempo saranno anche presentate le ricadute tecnologiche, applicative ed industriali che scaturiscono da questi filoni di ricerca.
Nell´ambito della Scuola, il prof. Roberto Battiston dell’Università di Trento, già Presidente dell´Agenzia Spaziale Italiana, terrà una conferenza sul futuro della ricerca nello spazio: si tratta, come sempre, di un incontro aperto al pubblico e di una lectio magistralis di comunicazione della Scienza.
L’ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO. LIMITI E PROSPETTIVE
Lunedì 3 giugno ´19, h.17, Castello di Otranto (LE)
Roberto Battiston
Professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento
già Presidente dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana
Introduce:
Elisabetta Durante, giornalista scientifica
Intervengono
Pierpaolo Cariddi, Sindaco di Otranto;Clara Gualtieri, Presidente UNESCO-Otranto;
Vincenzo Zara , Rettore Università del Salento
Fabio Bossi, Direttore Sezione INFN di Lecce; Mauro de Palma, Direttore Sezione INFN di Bari e Coordinatore della Joint School; Salvatore Nuzzo, Coordinatore della Joint School; Mario Pimenta, LIP and IST, Universidade de Lisboa – Portugal
(*) Il Seminario Nazionale di Fisica Nucleare e Subnucleare è nato trentuno anni fa dall´impegno congiunto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e del Dipartimento inter-ateneo di Fisica “M. Merlin” (Università e Politecnico di Bari) affiancato dal Dipartimento di Matematica e Fisica “E. De Giorgi” dell’Università del Salento.
Intitolato al suo fondatore Prof. Francesco Romano, il Seminario ha sempre avuto un chiaro obiettivo: offrire ai giovani fisici una visione aperta e interdisciplinare sia delle nuove conoscenze frutto di progetti di ricerca sempre più spinti, sia degli avanzamenti e delle nuove ricadute tecnologiche e applicative legate a questo settore scientifico, vera e propria fucina di innovazioni.
Per questa ragione, fin dalla sua prima edizione, la Scuola di Otranto incoraggia la formazione di una nuova figura di ricercatore, capace non solo di impegnarsi nelle attività di laboratorio, ma anche di comunicare e trasferire alla società e all’industria i risultati raggiunti. Un ruolo di primo piano nello sviluppo sociale ed economico del Paese, spetterà domani, infatti, ad una nuova figura di ricercatore, capace di comunicare e trasferire conoscenze scientifiche e nuove soluzioni tecnologiche alla Medicina, Sicurezza, Ambiente, Energia, Ict, Computing, Finanza ecc.