Anche in un Paese considerato tradizionalista come il nostro, è arrivato il boom del digitale. Ma questo è accaduto già “parecchi” anni fa: oggi ci troviamo in una fase nuova, per la quale la classe dirigente e imprenditoriale ha definitivamente preso consapevolezza delle potenzialità del digitale.
Spariscono i faldoni di carta, nascono siti web e sistemi automatizzati: l’Italia si sta trasformando in un Paese sempre più digitalizzato. Ad affermarlo sono i dati emersi da una serie di indagini le quali, come vedremo, inquadrano il nostro Paese tra le realtà che fanno ampio ricorso alla pubblicità digitale.
Ci riferiamo a un mercato tutt’altro che nascente, nel quale gravitano esperti e professionisti ormai consolidati in pubblicità online. Se vuoi farti un’idea di come operano queste realtà, clicca e scopri i servizi della Web Agency Webila. Ad ogni modo, tantissime aziende hanno potuto toccare con mano i vantaggi della pubblicità digitale e, come vedremo dai dati, gli affari in questo settore procedono a gonfie vele.
Crescono i podcast, bene i video
Negli ultimi anni gli investimenti pubblicitari digitali in Italia hanno continuato a crescere in modo costante, confermando il ruolo centrale del digitale nel panorama pubblicitario nazionale. Nel 2023, in particolare, il settore ha raggiunto un valore di 4,84 miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto al 2022. Questa tendenza positiva prosegue anche nel 2024, e si prevedono ulteriori incrementi del 10%, portando il valore complessivo del settore digitale a 5,4 miliardi di euro.
Secondo quanto analizzato dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, il formato video rimane il contenuto leader: rappresenta il 39% del totale degli investimenti digitali, e raggiunge un valore di 2 miliardi di euro. Tale crescita, arrivata a +14% rispetto all’anno precedente, è trainata soprattutto dalla pubblicità su piattaforme video e TV connesse.
Anche altri formati come l’audio advertising mostrano segnali di crescita: un incremento del 22%, sebbene rappresenti ancora una piccola parte del mercato (circa 43 milioni di euro). Interessante è l’aumento dell’ascolto di podcast, soprattutto tra i giovani, che ha già attirato l’attenzione degli inserzionisti.
Digital advertising e motori di ricerca
Nonostante la crescita, il mercato pubblicitario digitale in Italia è dominato da pochi grandi player internazionali (come motori di ricerca e social network), che controllano l’82% degli investimenti, una percentuale che continua ad aumentare.
Oltre al formato video, che domina la scena, altre forme di pubblicità digitale stanno emergendo con risultati positivi. La pubblicità display, che include banner e annunci visualizzati sui siti web e applicazioni, continua a rappresentare una fetta importante del mercato, con una quota del 29% e un aumento del 5% rispetto al 2022: questa tipologia di pubblicità è particolarmente efficace per la creazione di awareness e per campagne che puntano sull’impatto visivo.
Un altro settore in crescita è la pubblicità su motori di ricerca (search advertising), che ha registrato un incremento del 6% nel 2023, arrivando a coprire il 27% degli investimenti pubblicitari online. Le aziende italiane dimostrano di riconoscere l’importanza di apparire tra i risultati di ricerca per aumentare la visibilità e guidare traffico verso i propri siti.
Per finire, tra i trend emergenti del 2024 non possiamo non menzionare i dati relativi a classified ed e-commerce advertising, due ambiti che coprono il 7% degli investimenti pubblicitari digitali. Questa crescita è legata all’aumento delle attività di acquisto online, con il settore dell’e-commerce che si conferma una colonna portante dell’economia nazionale.