Il 5 ottobre, l’Auditorium di Pino Torinese ospiterà lo spettacolo “Senza Fine”, un evento che fa parte della rassegna Teatro e Scienza 2024. Ideato e interpretato da Maria Rosa Menzio, con la regia e i video curati dalla stessa Menzio, lo spettacolo propone una narrazione coinvolgente e visivamente suggestiva, accompagnata dalla selezione musicale di Maurizio Benedetti e la direzione tecnica di Fulvio Cavallucci.
“Senza Fine”è un monologo ispirato al libro “Spazio Tempo Numeri e Stelle” di Maria Rosa Menzio (Ed. Bollati-Boringhieri, 2005), che unisce scienza, letteratura e filosofia.
La protagonista della storia è Ipazia, la celebre filosofa e matematica dell’antichità, che, rifugiatasi nei sotterranei di Alessandria d’Egitto per sfuggire alla persecuzione, trova rifugio nei libri. Attraverso questi, diventa parte di storie diverse, assumendo le identità di personaggi storici e letterari come Eva, Ottilia, Beatrice, Rossella e Orlando. Questo viaggio attraverso la letteratura rappresenta una fuga dalla realtà e dal tempo, fino a quando il “fuggire” nei libri viene infranto da un teorema matematico, simbolo di una verità che supera anche la finzione.
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Teatro e Scienza: una sinergia tra arte e sapere scientificoTeatro e Scienza è una rassegna che punta a creare un dialogo tra due mondi apparentemente distanti: l’arte teatrale e la scienza. Attraverso spettacoli che affrontano temi scientifici, questa iniziativa intende avvicinare il pubblico alla scienza, rendendola accessibile, emozionante e umana. Gli spettacoli non solo rappresentano scienziati e scoperte, ma esplorano anche il significato profondo del progresso scientifico e il suo impatto sulla società e sull’individuo.
La rappresentazione di temi scientifici attraverso il teatro permette di umanizzare le scoperte e i personaggi storici, dando vita a storie che parlano di coraggio, curiosità e capacità di immaginare mondi nuovi. Nello spettacolo del 5 ottobre, il personaggio di Ipazia diventa un simbolo dell’incontro tra scienza e umanità, dimostrando come attraverso il sapere si possa sfuggire al tempo e, al contempo, come il rigore della scienza ponga limiti anche all’immaginazione.
Questa fusione tra teatro e scienza è uno strumento potente per riflettere sul nostro mondo, soprattutto in un’epoca in cui le scoperte scientifiche influenzano profondamente la nostra vita quotidiana. Attraverso l’arte, Teatro e Scienza permette di esplorare questioni complesse in modo emotivo e intellettuale, creando un ponte tra conoscenza e spettacolo.
L’appuntamento del 5 ottobre sarà quindi non solo un viaggio nella storia di Ipazia, ma anche un’occasione per riflettere sulla relazione tra sapere scientifico e realtà umana, mostrando come la scienza e l’arte possano collaborare per ispirare e educare il pubblico.
Per maggiori informazioni visita il sito di Teatro e Scienza: www.teatroescienza.it
Articolo a cura della redazione di Gravità Zero
media partner della rassegna Teatro e Scienza
www.gravita-zero.it
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