Lo spettacolo del 7 ottobre, in scena a Villa Amoretti a Torino durante la rassegna Teatro e Scienza, trae ispirazione da una figura storica fondamentale ma ancora poco nota al grande pubblico: Andrea Vesalio, il “padre dell’anatomia”.
Scritto da Ernesto Milanesi e prodotto da TOP – Teatri Off Padova, il progetto esplora la complessa relazione tra l’essere umano e la tecnologia.
Partendo dalla straordinaria vicenda di Vesalio, lo spettacolo invita il pubblico a riflettere sul presente, dove corpi e tecnologie si intrecciano, aprendo nuove frontiere di comprensione e riflessione. Due protagonisti ci guidano in un viaggio tra passato e presente, cercando un ponte tra l’epoca in cui Vesalio toccava con mano il corpo umano e il nostro tempo, in cui la tecnologia ci offre visioni dettagliate e in alta definizione di quelle stesse strutture.
Le dinamiche tra tecnologia e umanità sono al centro della narrazione: ciò che Vesalio scopriva con il tatto durante le sue lezioni di anatomia, oggi viene svelato attraverso schermi e intelligenza artificiale, che aprono prospettive futuristiche e non ancora esplorate. La storia della medicina si intreccia con quella di una vita criminale, dove il corpo morto diventa il protagonista di una straordinaria vitalità e un’indagine sul futuro dell’umanità.
Per maggiori informazioni: www.teatroescienza.it
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