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La Florida istituisce un “Indice dei libri proibiti”: 700 volumi ‘bocciati’ tra censure e roghi metaforici

Fahrenheit-451

Nell’anno scolastico 2023-2024, le biblioteche scolastiche della Florida hanno visto la rimozione di circa 700 libri, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.  Molti nuovi esponenti del team del governo Trump vengono proprio dalla Florida, e nella capitale porteranno anche la loro furia ideologica conservatrice

Tra i titoli esclusi figurano classici come 1984 di George Orwell, Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, L’occhio più azzurro di Toni Morrison e l’autobiografia I Know Why the Caged Bird Sings di Maya Angelou. Il provvedimento, giustificato da una legge statale che permette ai genitori di chiedere la rimozione di testi ritenuti contenenti “contenuti sessuali” o “pornografici,” ricorda l’antico Indice dei libri proibiti della Chiesa cattolica, che bandiva opere considerate pericolose per la fede e la morale.

Un nuovo “rogo” di libri

Le rimozioni, definite “roghi metaforici,” hanno colpito non solo opere classiche ma anche libri contemporanei che esplorano temi come il razzismo, l’identità e la resilienza. Tra le opere censurate spiccano Gender Queer di Maia Kobabe e All Boys Aren’t Blue di George Johnson, testi con protagonisti LGBTQ+, nonché fumetti del Diario di Anne Frank e le edizioni scolastiche di 1984. In alcuni distretti, persino i manuali di scrittura di Stephen King, come On Writing, sono stati tolti dagli scaffali per contenuti considerati inappropriati.

Questa epurazione è il risultato di una legge promossa dal governatore della Florida, Ron DeSantis, che afferma di voler proteggere i giovani dall’indottrinamento ideologico e dare ai genitori un maggiore controllo sui materiali didattici. Tuttavia, molti ritengono che tale misura stia ampliando il significato di ciò che è considerato “pornografico” o “inadatto,” fino a includere testi che affrontano questioni sociali o promuovono la diversità.

Un conflitto culturale

La Florida è ormai da anni al centro di un dibattito nazionale su come razza, storia e sessualità debbano essere insegnate nelle scuole. A seguito dell’applicazione di questa legge, numerose organizzazioni e autori hanno intentato cause legali contro lo stato, accusandolo di violare il Primo Emendamento della Costituzione americana. Un esempio eclatante riguarda il caso di And Tango Makes Three, un libro illustrato su una coppia di pinguini gay, bandito in molti distretti ma successivamente reintegrato in alcune biblioteche attraverso un patteggiamento.

Un parallelo storico

La situazione ricorda il controllo culturale esercitato dalla Chiesa cattolica attraverso l’Indice dei libri proibiti, istituito nel XVI secolo per censurare testi considerati eretici o moralmente pericolosi. Come allora, anche oggi i libri esclusi dalle biblioteche scolastiche della Florida rischiano di privare gli studenti della possibilità di confrontarsi con idee diverse e di sviluppare uno spirito critico.

Secondo Kasey Meehan, portavoce di Pen America, questa nuova lista nera evidenzia una crescente influenza di visioni ideologiche ristrette nell’educazione. Meehan sottolinea che, dal luglio 2021, più di 4.500 libri sono stati rimossi dalle biblioteche scolastiche in Florida, privando gli studenti di un accesso a testi fondamentali per la loro crescita culturale ed emotiva.

Un’ombra sul futuro

Se l’Indice dei libri proibiti è stato abolito nel 1966, la sua eco sembra risuonare nelle recenti politiche scolastiche della Florida. In entrambi i casi, il risultato è un accesso limitato a opere che offrono nuove prospettive, promuovono il dialogo e incoraggiano l’empatia. La rimozione di libri dalle biblioteche scolastiche, pur giustificata come tutela dei giovani, rischia di diventare un mezzo per controllare quali idee debbano circolare, sollevando dubbi sul confine tra protezione e censura.

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