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La IA cinese DeepSeek eliminata dalle app Google ed Apple in Italia

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L’applicazione di DeepSeek, la startup cinese che ha riacceso la competizione nell’intelligenza artificiale sfidando i giganti americani, è stata rimossa dagli store digitali in Italia senza spiegazioni ufficiali.

Il Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha dichiarato di aver richiesto chiarimenti alla società, che ora ha 20 giorni per rispondere. Nel frattempo, il sito globale di DeepSeek sta riscontrando rallentamenti e problemi di accesso. Nonostante l’aumento dei download in Italia, gli utenti hanno trovato l’app non disponibile sugli store di Apple e Google. Chi l’aveva già scaricata può ancora accedervi, ma con difficoltà di navigazione. Secondo l’azienda, è in corso l’implementazione di una soluzione a un problema identificato, anche a seguito di un recente attacco informatico su larga scala.

L’app è stata rimossa solo in Italia, mentre rimane accessibile in altri paesi europei e nel Regno Unito, come riportato da Reuters. Il Garante ha inviato una richiesta di informazioni alle due società cinesi che gestiscono DeepSeek, sia per il sito web che per l’app. Tra le questioni sollevate ci sono la trasparenza del codice sorgente, la prevenzione di bias, le misure di protezione per i minori e il rispetto dei diritti fondamentali, specialmente in contesti sensibili come le elezioni.

Un precedente simile si era verificato nel marzo 2023, quando il Garante avviò un’istruttoria su ChatGPT, portando alla sospensione temporanea del servizio in Italia. Dopo l’introduzione di modifiche, il chatbot di OpenAI riprese le attività, ma a dicembre 2023 la società è stata multata per 15 milioni di euro per violazioni sulla gestione dei dati personali. OpenAI ha annunciato ricorso.

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