Una nuova immagine di Io, la luna vulcanica di Giove, è stata ottenuta grazie allo strumento Shark-Vis, sviluppato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e installato sullo specchio destro del Large Binocular Telescope (LBT) sul Monte Graham in Arizona. Questa immagine, la più dettagliata mai acquisita da un telescopio terrestre, sarà pubblicata sulla rivista ‘Geophysical Research Letters’. Scattata nel gennaio 2024, mostra il potenziale del nuovo strumento, permettendo di distinguere dettagli sulla superficie di Io con una risoluzione di 80 km, simile alla capacità delle sonde spaziali inviate su Giove.
Il Large Binocular Telescope, equipaggiato nel 2023 con nuovi strumenti ottimizzati per l’ottica adattiva, sfrutta due specchi principali da 8,2 metri di diametro ciascuno. Lo strumento Shark-Vis, gestito da un team guidato da Fernando Pedichini dell’INAF di Roma, è accompagnato dallo strumento Shark-Nir per osservazioni nel vicino infrarosso, gestito dall’INAF di Padova. Shark-Vis è un dispositivo compatto, costruito nel laboratorio di ottica “Dario Lorenzetti” dall’INAF di Roma, che include una telecamera sCmos veloce e a basso rumore, permettendo osservazioni in modalità “imaging veloce” e catturando immagini ad alta risoluzione.
Gianluca Li Causi, responsabile dell’elaborazione dati per Shark-Vis, spiega che i dati vengono elaborati al computer per rimuovere le distorsioni atmosferiche, combinando i migliori fotogrammi con un software sviluppato dai colleghi della Georgia State University, che permette di ottenere immagini di Io con una nitidezza senza precedenti.
La ricerca è guidata da Al Conrad e include scienziati della NASA e di università americane. Io, il corpo più vulcanicamente attivo del Sistema Solare, offre informazioni sui processi interni e sui meccanismi di riscaldamento mareale. Simone Antoniucci, scientist di Shark-Vis, sottolinea l’importanza di queste immagini visibili per identificare dettagli superficiali come l’intensità e il colore dei depositi di lava.
L’immagine ha rivelato un evento di ripavimentazione attorno al vulcano Pele, con depositi di lava scura e biossido di zolfo bianco originati da un’eruzione del vulcano Pillan. Roberto Piazzesi, project manager dello strumento, anticipa nuove osservazioni di altri oggetti del Sistema Solare, inclusi asteroidi, che sfrutteranno la vista dettagliata di Shark-Vis.