Fra i numerosi fattori di valutazione che normalmente vengono indicati quando si parla di investimenti, raramente viene citata la psicologia, al contrario vengono citate spesso le congiunture economiche, le valutazioni dei mercati, le incertezze geopolitiche e molte altre variabili estremamente razionali. In realtà le valutazioni degli investimenti sono molto meno razionali di quanto si pensi. Abbiamo interpellato il dott. Walter Moladori, esperto in finanza comportamentale.
Uno dei primi fattori non opportunamente presi in considerazione durante la valutazione è l’emotività. Come è facile intuire, il denaro e gli investimenti sono due argomenti che suscitano forti emozioni, che scatenano la parte irrazionale di ogni persona, per quanto razionale sia. La finanza comportamentale, supportata dalla psicologia cognitiva, analizza esattamente come le componenti irrazionali influenzano i processi decisionali, individuando le trappole cognitive che influenzano non solo il comportamento degli investitori, ma tendono anche qualche insidia ai professionisti del risparmio come i promotori finanziari e i private banker. Un secondo aspetto che influenza in maniera inconsapevole gli investitori è noto come “trappola dell’ancoraggio”, che scatta quando, in maniera inconsapevole, ci si “fissa” su un aspetto in particolare o su un valore di riferimento, influenzando in modo molto maggiore di quanto si possa immaginare le decisioni che ognuno di noi prende. Anche le opinioni relative alle altre persone influenzano le scelte effettuate in campo economico. Se una persona di cui ci fidiamo molto, magari per motivi totalmente diversi dall’economia, ci consiglia un tipo di investimento, saremo più facilmente indotti a seguire il consiglio, rispetto a quanto detto da una persona di cui ci fidiamo meno, anche se molto più esperta in campo economico. È anche per via di questa fiducia verso le persone che conosciamo che si manifesta, in maniera totalmente irrazionali, l’effetto gregge, che spinge a seguire ciò che fanno le altre persone.
Un aspetto che condiziona la capacità di scelta negli investimenti è la difficoltà di fare valutazioni a lungo termine. Le persone percepiscono più facilmente una possibile perdita a breve termine piuttosto che un guadagno, anche corposo, a lungo termine. Di conseguenza, non accettando una possibile perdita iniziale, non si sceglie di investire in guadagni potenziali a lungo termine.
Essere consapevoli di quali siano le trappole mentali e psicologiche che si attivano quando si effettuano delle scelte consente di riconoscerle e modificare il processo decisionale, limitando l’influenza della psicologia, migliorando la razionalità della scelta. La finanza comportamentale, figlia della psicologia cognitiva, pone al centro dell’attenzione il comportamento umano effettivamente osservato, in quanto diverso da quello indicato dai modelli della cosiddetta economia neoclassica. Al contrario dell’economia neoclassica, tiene conto l’irrazionalità degli investitori, ne indaga le cause e propone metodologie per uscire dagli schemi mentali precostituiti, puntando a ottenere una maggiore razionalità decisionale.
Per informazioni su nuove forme di investimento e domande potete scrivere a Walter Moladori su waltermoladori.allianzbankfa.it o via email a walter.moladori@allianzbankfa.it o al Tel: 030/9142749 – 9140058
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