Con l’inizio del secondo mandato presidenziale di Donald Trump, emergono prospettive contrastanti nel mondo scientifico.
Secondo la rivista Nature, l’amministrazione Trump è pronta a ridurre i fondi per studi su ambiente, cambiamenti climatici, malattie infettive e vaccini, concentrandosi invece su Intelligenza Artificiale (IA), tecnologie quantistiche ed esplorazione spaziale.
La scienza e la tecnologia strategica, considerate cruciali nella competizione con la Cina, potrebbero beneficiare della nuova amministrazione. Durante il suo primo mandato, Trump ha avviato iniziative come il National Quantum Initiative Act e l’American Artificial Intelligence Initiative, che probabilmente continueranno a ricevere attenzione. Tuttavia, la volontà di Trump di abolire l’ordine esecutivo di Biden sulla regolamentazione dell’AI preoccupa gli esperti per la possibilità di un uso incontrollato di queste tecnologie.
Anche l’esplorazione spaziale potrebbe prosperare. Il programma Artemis della NASA per riportare l’uomo sulla Luna potrebbe subire modifiche, con un possibile aumento del coinvolgimento di aziende private come SpaceX. La competizione con la Cina per la conquista dello spazio potrebbe accelerare i piani della NASA di portare astronauti su Marte entro il 2040. Tuttavia, i programmi di ricerca scientifica della NASA, in particolare quelli legati alla Terra, rischiano di essere ridotti.
Perdenti: scienze ambientali e biomediche
Il settore ambientale è il più a rischio. Trump ha promesso di ridurre i regolamenti sulle emissioni inquinanti e di tagliare i finanziamenti per l’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) e altri enti legati alla ricerca climatica. La nomina di Lee Zeldin alla guida dell’EPA preannuncia una deregulation mirata a favorire le industrie a scapito della sostenibilità ambientale. Inoltre, il possibile ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi potrebbe indebolire gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.
Nel settore biomedico, la riorganizzazione proposta per il National Institutes of Health (NIH) potrebbe portare a tagli e ostacolare la ricerca su malattie infettive e altre emergenze sanitarie. Durante il primo mandato di Trump, il Congresso aveva impedito i tagli più drastici, ma l’attuale controllo repubblicano potrebbe facilitare tali misure.
Nonostante le minacce di tagli, alcune iniziative avviate sotto l’amministrazione Biden, come gli investimenti nel settore dell’energia pulita, potrebbero continuare grazie al supporto bipartisan. Tuttavia, la nomina di Chris Wright, esecutivo dell’industria petrolifera, al Dipartimento dell’Energia prefigura una riduzione dei progetti legati alle energie rinnovabili.
Infine, le politiche commerciali aggressive di Trump, come l’aumento dei dazi, potrebbero avere ripercussioni sulla transizione globale verso l’energia pulita e sullo sviluppo tecnologico negli Stati Uniti.
L’amministrazione Trump 2.0 presenta quindi un panorama complesso: opportunità di crescita in alcuni settori strategici, ma un rischio significativo di regressione in ambiti critici per il progresso scientifico e ambientale globale.