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CERN: l’antimateria pronta per il primo viaggio in furgone

FOTO: L’esperimento The antiProton Unstable Matter Annihilation (PUMA) è un progetto compatto ideato per trasportare antiprotoni dalla Fabbrica di Antimateria del CERN alla struttura ISOLDE del laboratorio. Crediti: Maximilien Brice/CERN (CC-BY-4.0).

Entro il 2025, un’idea che sembra uscita da un film di fantascienza potrebbe diventare realtà: trasportare antimateria su un semplice furgone. Questo ambizioso progetto è al centro delle ricerche in corso al CERN di Ginevra, dove due team distinti stanno lavorando per risolvere il problema del trasporto dell’antimateria attraverso i progetti BASE-STEP e PUMA.

Se riusciranno nell’impresa, molti più laboratori potranno finalmente studiare questa forma speculare della materia, estremamente difficile da analizzare perché si annichila a contatto con la materia ordinaria, rilasciando energia. Nonostante sia conosciuta da oltre un secolo, l’antimateria resta una delle entità più elusive della fisica moderna. È praticamente identica alla materia tradizionale, ma con alcune caratteristiche invertite, come la carica elettrica, che la rendono instabile quando entra in contatto con il nostro mondo.

Pur essendo utilizzata in campo medico, ad esempio nella Tomografia a Emissione di Positroni (PET), dove vengono impiegati anti-elettroni, l’antimateria non può essere manipolata o trasportata con facilità. Ed è qui che il CERN entra in gioco: grazie a uno dei pochi laboratori al mondo in grado di generare anti-protoni, è stato possibile sviluppare soluzioni innovative per il trasporto.

Tra i due progetti, BASE-STEP ha recentemente ottenuto un risultato significativo, riuscendo a trasportare una nuvola di 70 protoni in una cassa refrigerata montata su un furgone. Questo esperimento ha dimostrato che, se il sistema funziona con i protoni, dovrebbe funzionare anche con gli anti-protoni. “L’unica differenza è che serve una camera a vuoto molto più sofisticata per gli anti-protoni,” spiega Christian Smorra, leader del progetto BASE-STEP.

I ricercatori sono ottimisti: le sfide tecniche, per quanto complesse, sembrano risolvibili e si stima che entro il prossimo anno il traguardo sarà raggiunto. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: creare una vera rete di trasporto di antimateria che colleghi il CERN a laboratori specializzati in tutta Europa.

Se il progetto avrà successo, aprirà nuove prospettive per lo studio dell’antimateria, permettendo agli scienziati di indagare a fondo le sue proprietà e il suo potenziale in ambiti ancora inesplorati.

L’articolo su NATURE