Gravita Zero: comunicazione scientifica e istituzionale

L’Associazione Culturale Vitaliano Brancati promuove la cultura al Caffè Letterario Fiorio

Lunedì 23 settembre 2024, alle ore 18, presso il Caffè Letterario Fiorio di Torino, l’Associazione Culturale Vitaliano Brancati, guidata da Giovanni Firera, ospiterà la presentazione del libro di Salvatore Vullo, “Vitaliano Brancati: Scoprire e riscoprire il grande scrittore nel 70° della morte”, pubblicato da Morrone Editore. L’evento fa parte di una serie di iniziative volte a celebrare il settantesimo anniversario della morte di Brancati, grande esponente della letteratura italiana del Novecento. Questo libro, che ha già avuto un’anteprima al Salone del Libro di Torino a maggio 2024, esplora la vita e le opere di Brancati, un intellettuale che Leonardo Sciascia definì “il più interessante scrittore italiano degli anni ‘40 e ‘50”.

 

Brancati fu una figura di spicco non solo per i suoi celebri romanzi, come Il bell’Antonio e Don Giovanni in Sicilia, ma anche per il suo impegno nel mondo del giornalismo e del cinema. Collaborò come soggettista e sceneggiatore, e molte delle sue opere furono adattate da noti registi italiani. La sua carriera letteraria si intrecciò con gli eventi cruciali della storia italiana, dal fascismo alla Repubblica post-bellica. Infatti, il suo percorso riflette una trasformazione personale: inizialmente sostenitore del regime fascista, Brancati si allontanò progressivamente da esso, fino a ritirarsi in Sicilia, dove iniziò a dedicarsi con maggior vigore all’insegnamento e alla scrittura, rafforzando il suo spirito critico verso le ideologie totalitarie e il conformismo sociale.

Nel libro, Vullo ripercorre anche la relazione tormentata ma intensa tra Brancati e l’attrice Anna Proclemer, con cui si sposò nel 1946. Questa storia d’amore viene raccontata attraverso le numerose lettere che i due si scambiarono, pubblicate in parte da Proclemer nel 1978. La loro relazione, nonostante la separazione, restò centrale nella vita di entrambi fino alla morte prematura di Brancati nel 1954, a soli 47 anni.

La presentazione del libro di Vullo al Caffè Fiorio sarà molto più di un semplice incontro letterario. Sarà un momento di riflessione, con interventi di ospiti illustri come Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, e Giuseppe Mastruzzo, direttore dell’International University College di Torino, che offriranno al pubblico la possibilità di scoprire e riscoprire un autore che ha profondamente influenzato la cultura italiana.

Dopo l’appuntamento torinese, l’omaggio a Brancati proseguirà in Sicilia, con due importanti presentazioni: l’11 ottobre a Caltanissetta presso la libreria Ubik e il 12 ottobre a Siracusa. Queste tappe siciliane rappresentano un ritorno alle radici per uno scrittore che aveva fatto della sua terra una fonte inesauribile di ispirazione e riflessione.

Giovanni Firera (nella foto) spiega che “dopo l’evento “Ritratto Collettivo” al Caffè Fiorio, ispirato alla famosa fotografia di Irving Penn del 1948 al Caffè Greco di Roma, l’attività dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati prosegue con una serie di importanti iniziative culturali.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 30 settembre alle ore 18:30, sempre al Caffè Letterario Fiorio, dove verrà presentato il libro di Giuseppe De Michele “Pino, il centauro Chirone e la politica bôgianen – Una vita per il riformismo”. Saranno presenti l’autore e illustri personalità come la Sen. Anna Rossomando, l’On. Mauro Laus, il capogruppo PD Gianna Pentenero e Giorgio Merlo, già deputato parlamentare.

Vitaliano Brancati ci ha lasciato un patrimonio culturale di enorme valore, che si estende attraverso diversi ambiti artistici: dal cinema alla narrativa, dal teatro al giornalismo.

Grazie al libro di Salvatore Vullo, abbiamo l’opportunità di riscoprire il mondo di uno scrittore che ha sempre riflettuto sulle contraddizioni della sua epoca e che, ancora oggi, riesce a comunicarci con chiarezza e onestà. Come affermato da Leonardo Sciascia, Brancati è stato indubbiamente “lo scrittore italiano più interessante degli anni ’40 e ’50”.

Testo e comunicato a cura di ADI – Agenzia Digitale Italiana