La casa automobilistica californiana Tesla sta affrontando un drastico calo delle vendite nelle prime settimane del 2025. Tra le cause, spiccano le scelte politiche di Elon Musk.
L’immagine di Musk e il destino di Tesla
Quando il successo di un marchio dipende dall’immagine di una singola persona, gli effetti possono essere estremamente positivi o, al contrario, devastanti se la reputazione si incrina. Elon Musk è l’esempio perfetto di questa dinamica: il fondatore di Tesla ha saputo attrarre milioni di sostenitori verso i suoi progetti green, specialmente negli Stati Uniti e tra gli ambientalisti europei.
La situazione è cambiata radicalmente quando Musk ha espresso il suo sostegno a Donald Trump. Nonostante l’appoggio del patron di Tesla, il neo-riconfermato presidente degli USA ha assunto una posizione contraria alla diffusione dei veicoli elettrici (EV). Ha infatti dichiarato che gli americani saranno liberi di scegliere qualsiasi auto senza vincoli ambientali, una mossa che ha destabilizzato gli equilibri faticosamente costruiti dall’amministrazione Biden.
Inoltre, un episodio controverso durante l’insediamento di Trump ha sollevato dubbi: Musk è stato accusato di aver fatto un saluto romano, interpretato da alcuni come un gesto nazista, suscitando particolare indignazione in Germania.
Tesla in caduta libera in Europa
Secondo i dati dell’Associazione dei Costruttori Europei (ACEA), a gennaio Tesla ha immatricolato solo 9.945 veicoli, un calo del 45% rispetto ai 18.161 dello stesso mese del 2024. Le vendite in Germania sono crollate a 1.277 unità, il peggior risultato mensile da luglio 2021. Anche nel Regno Unito, il marchio americano è stato superato dal concorrente cinese BYD.
A livello finanziario, Tesla ha perso oltre il 7% in borsa, facendo scendere la capitalizzazione di mercato dell’azienda sotto i 1.000 miliardi di dollari. Questo avviene in un contesto europeo in cui le vendite di veicoli elettrici sono aumentate del 34%, con una quota di mercato del 15%.
Il mercato dell’elettrico cresce, ma Tesla resta indietro
In Italia, le vendite di veicoli alla spina sono aumentate del 126%, raggiungendo il 5% delle immatricolazioni. Il prossimo 5 marzo, la Commissione Europea presenterà un Piano d’azione per il futuro dell’industria automotive, che potrebbe influire anche sulle strategie di Tesla.
Non si esclude che, dopo il 2035, vengano ancora prodotte auto non completamente elettriche, come le ibride plug-in e le ibride range extender. Questa prospettiva potrebbe favorire BYD, che offre una gamma più diversificata rispetto a Tesla, che continua a puntare esclusivamente sui veicoli elettrici.
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