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Libri per aspiranti giornalisti e divulgatori scientifici: i migliori per iniziare

libri di divulgazione scientifica

Immergersi nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica può essere un’avventura entusiasmante. Questi campi, pur diversi, richiedono una profonda comprensione delle tecniche di comunicazione e un’abilità innata nel trasmettere informazioni in modo chiaro e accessibile.

Se sei un aspirante giornalista o un divulgatore scientifico, l’investimento in una buona formazione attraverso la lettura di libri essenziali può fare la differenza. Ecco una selezione di testi che possono offrirti un solido punto di partenza.

La difficoltà di trovare libri per divulgatori e giornalisti scientifici in lingua italiana è un problema significativo. Ci sono diversi fattori che contribuiscono a questa situazione.

Innanzitutto, il numero di libri pubblicati su questo argomento è relativamente basso. Il mercato editoriale italiano per la divulgazione scientifica è limitato rispetto a quello di altri paesi, come gli Stati Uniti o il Regno Unito, dove esiste una tradizione consolidata di pubblicazioni in questo campo. Di conseguenza, l’offerta di testi specifici per i professionisti della comunicazione scientifica è ridotta.

In secondo luogo, la qualità dei libri disponibili è spesso insoddisfacente. Molti di questi testi sono scritti in modo poco chiaro o poco coinvolgente, rendendo difficile per i lettori ottenere informazioni utili e pratiche. Questo può essere dovuto a una mancanza di competenze specifiche degli autori nella comunicazione scientifica, o a un approccio editoriale che non valorizza abbastanza l’importanza della qualità e della precisione nella divulgazione scientifica.

Un altro aspetto è la scarsa traduzione di opere di qualità provenienti dall’estero. Molti dei migliori libri sulla comunicazione scientifica sono disponibili solo in inglese, il che rappresenta una barriera per chi non è fluente in questa lingua. La mancanza di traduzioni limita ulteriormente l’accesso a risorse di alto livello per i divulgatori italiani.

Questa situazione comporta che i divulgatori e i giornalisti scientifici in Italia spesso devono fare affidamento su fonti frammentarie o su contenuti online, che possono essere di qualità variabile. La carenza di testi ben scritti e aggiornati ostacola la formazione continua e lo sviluppo professionale in questo campo.

Diventare accaniti lettori 

Un consiglio spassionato per chi voglia fare divulgazione o giornalismo scientifico è leggere, leggere tanto sull’argomento. Questo consente di comprendere a fondo il tema, rimanere aggiornati sulle novità, diversificare le fonti, sviluppare capacità critiche, migliorare la comunicazione e rendere accessibile il sapere. Leggere molto aiuta a trovare analogie e metafore che rendono i concetti scientifici più comprensibili, collegare i puntini tra diverse discipline e fornire un contesto più ampio. È utile creare una routine di lettura quotidiana, partecipare a conferenze, unirsi a gruppi di lettura e scrivere sintesi delle proprie letture per consolidare la conoscenza. Leggere tanto è essenziale non solo per divulgare la scienza ma anche per alimentare la propria curiosità e passione per essa.

Quelli che abbiamo selezionato sono in assoluto tra i migliori testi mai scritti finora (a nostro parere) per un pubblico in lingua italiana 

Comunicare la scienza” – di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ceglia

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Si tratta di un libretto di poco più un centinaio di pagine ma ne vale la pena. Perché scritto da chi ha lunga esperienza nel campo.

La situazione della comunicazione scientifica in Italia vede da un lato un pubblico che manifesta un grande bisogno di informazione, ma che spesso trova difficile gestire tale domanda. Dall’altro lato, ci sono scienziati e istituzioni che non sempre riescono a comunicare efficacemente con la società. In mezzo a tutto questo, esiste un mercato in costante evoluzione dove i giovani professionisti devono affrontare una varietà di temi e utilizzare diversi media. Il testo analizza le esperienze passate e condivide i segreti del mestiere per chi opera nella comunicazione scientifica.

Il testo esplora anche le strategie efficaci per superare queste difficoltà. Tra le tecniche discusse ci sono l’uso di linguaggi semplici e chiari, la narrazione coinvolgente, e l’adozione di approcci visivi per spiegare concetti complessi. Inoltre, viene sottolineata l’importanza della formazione continua per i comunicatori scientifici, al fine di rimanere aggiornati sulle ultime innovazioni e best practices nel campo.

Infine, il testo pone l’accento sulla necessità di una maggiore collaborazione tra scienziati, giornalisti e comunicatori scientifici per creare una rete di informazione solida e affidabile. Solo attraverso un lavoro sinergico si potrà rispondere adeguatamente alla crescente domanda di informazione scientifica e promuovere una società più informata e consapevole.

 

“Mente locale” di Matt Webb, Tom Stafford

mente-localeUn libro un po’ difficile da trovare in libreria, ma sicuramente uno dei migliori mai scritti. Provate anche a ordinarlo su eBay, ne trovate alcune  copie (noi per sicurezza ne abbiamo ordinate un centinaio).

State leggendo queste parole. I vostri occhi si muovono rapidamente seguendo i segni sulla carta, che interpretate come frasi dotate di un significato; intanto vi grattate un orecchio e riflettete su quel che leggete, mentre filtrate movimenti, suoni, rumori, odori e altri elementi che potrebbero distrarvi. E tutto sembra avvenire automaticamente, quasi per magia. Ma dietro le quinte c’è il vostro cervello che lavora instancabilmente, un ambiente di elaborazione delle informazioni estremamente complesso: qualcuno lo paragona a un computer, ma in realtà è molto più simile a un ecosistema. Questo libro propone cento “esperimenti” (che chiunque può condurre con mezzi molto semplici) che permettono di sondare il funzionamento del cervello e, così, di capire meglio noi stessi e il nostro comportamento quotidiano. Dai meccanismi della vista e dell’udito, dal linguaggio al ragionamento, dal movimento all’integrazione di segnali di natura diversa: questi cento esperimenti costituiscono una piacevole e sorprendente introduzione alla psicologia e alle scienze cognitive.

“Trappole Mentali – Come difendersi dalle proprie illusioni e dagli inganni altrui” – di Matteo Motterlini

s-l1600Credi di essere più onesto e più intelligente della media? Tuttavia, senza accorgertene, ricordi eventi che non sono mai avvenuti e non percepisci ciò che hai davanti agli occhi. Non preoccuparti: prima o poi succede a tutti di cadere in questi tranelli. La causa risiede nella nostra natura, nelle nostre intuizioni, nei nostri pseudo ragionamenti e nei cortocircuiti cerebrali; è colpa del modo in cui i nostri processi mentali si sono evoluti – o forse non si sono evoluti dall’età della pietra a oggi. Matteo Motterlini dimostra come sia possibile difendersi dalle proprie inconsapevoli stupidaggini quotidiane. Lo fa svelando gli inganni e smantellando le illusioni che ci deviano sistematicamente quando formuliamo giudizi o prendiamo decisioni. Il risultato è un manuale ricco di esempi concreti, rompicapi, piccoli e grandi esperimenti; un manuale che ricorda quelli della nostra infanzia, in cui i protagonisti erano Qui, Quo, Qua, i perfetti piccoli boy scout amanti dell’avventura. In questo libro, però, i protagonisti siamo noi, il nostro modo di pensare, i nostri ragionamenti, i nostri pregiudizi.

 

“Effetti collaterali. Come le case farmaceutiche ingannano medici e pazienti” di Ben Goldacre

effetti-collateraliLa medicina è gravemente compromessa. I pazienti credono erroneamente che i farmaci prescritti siano sicuri ed efficaci, basati su prove e test imparziali e affidabili. Tuttavia, l’industria farmaceutica è permeata da una corruzione diffusa a livello globale, alimentando un mercato da 600 miliardi di dollari. Ben Goldacre, medico britannico, critica duramente questo sistema caratterizzato da dinamiche perverse e opache, coinvolgendo non solo individui dalla dubbia integrità morale, ma anche molte persone oneste che, ingannate in buona fede, sostengono e diffondono opinioni positive su determinati farmaci basandosi su dati falsificati dalle aziende farmaceutiche. Spesso, l’efficacia dei medicinali è testata in studi clinici mal progettati, condotti su pochi pazienti non rappresentativi e analizzati con tecniche che esaltano solo gli effetti positivi. Quando emergono dati negativi, la legge consente alle aziende di nasconderli, portando a medici e pazienti una visione distorta del farmaco. Le istituzioni e le associazioni professionali che dovrebbero censurare tali comportamenti non intervengono, e le autorità di controllo permettono che i dati sugli effetti collaterali siano celati.

“La cattiva Scienza” di Ben Goldacre

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Per i divulgatori scientifici, comprendere come riconoscere e combattere la cattiva scienza è fondamentale. Di nuovo consigliamo un libro di Ben Goldacre che smonta miti scientifici e bufale, insegnando ai lettori come distinguere tra buona e cattiva informazione. Questo libro è una guida eccellente per chi desidera proteggere l’integrità della scienza attraverso una comunicazione accurata e critica.

Goldacre esplora in dettaglio i meccanismi della cattiva scienza, mostrando come dati manipolati, metodologie scorrette e interpretazioni errate possano distorcere la verità. Il libro illustra vari esempi di pseudoscienza e di come queste informazioni fuorvianti possano diffondersi rapidamente attraverso i media, creando disinformazione su larga scala.

Un aspetto centrale del libro è l’importanza del pensiero critico. Goldacre fornisce strumenti e strategie per valutare la qualità delle informazioni scientifiche, come la comprensione delle basi statistiche, la capacità di leggere criticamente gli studi scientifici e la conoscenza delle fonti affidabili. Queste competenze sono essenziali per i divulgatori che vogliono assicurarsi che le loro comunicazioni siano basate su dati solidi e su una comprensione approfondita della materia.

Inoltre, Goldacre sottolinea l’importanza della trasparenza nella comunicazione scientifica. Egli incoraggia i divulgatori a essere chiari riguardo alle limitazioni delle ricerche, a spiegare i metodi utilizzati e a dichiarare eventuali conflitti di interesse. Questo approccio non solo rafforza la credibilità dei comunicatori scientifici, ma aiuta anche il pubblico a sviluppare una comprensione più sofisticata della scienza.

 

In conclusione, la lettura dei cinque libri selezionati rappresenta un viaggio affascinante nel mondo della divulgazione scientifica, offrendo prospettive uniche e approfondimenti su vari ambiti del sapere. Questi testi non solo arricchiscono la nostra comprensione della scienza, ma stimolano anche la nostra curiosità e il desiderio di esplorare ulteriormente senza lasciarci ingannare dalle cosiddette post verità. Che siate neofiti entusiasti o esperti del settore, ognuno di questi libri ha il potenziale di ispirarvi e di ampliare i vostri orizzonti intellettuali. La scienza, resa accessibile e affascinante attraverso le pagine di questi volumi, dimostra ancora una volta la sua capacità di trasformare il nostro modo di vedere il mondo e di capire il nostro posto in esso. Buona lettura!

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