“Non più tardi di ieri mi è arrivata una maledizione così forte firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona”. Qualche giorno fa la senatrice a vita si era espressa duramente a proposito del reintegro dei medici no vax
La vita mi ha insegnato a essere libera e senza paura nonostante io sia la più vecchia d’Europa obbligata alla scorta per tutti gli insulti e gli improperi e le minacce di morte che mi vengono fatte anche perché sono vaccinata, e non sono una no vax. Non più tardi di ieri mi è arrivata una maledizione così forte firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre al forum nazionale delle donne ebree d’Italia a Milano. “Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano, ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni”.
Il 5 novembre la senatrice a vita si era espressa duramente a proposito del reintegro dei medici no vax: “Sarei stata molto più severa, intanto mi avvio al quinto vaccino”, aveva detto intervenendo da remoto alla seconda edizione di Casa Corriere, rispondendo a una domanda del direttore di Oggi Carlo Verdelli rispetto alla linea del nuovo governo.
Queso il tono di alcuni dei commenti contro la senatrice
Ci sono decine di tweet di questo tono. Non sono i social, è una fogna la società che non riesce ad eliminare l’#antisemitismo dalla storia.
La mia solidarietà più completa alla senatrice Liliana Segre. pic.twitter.com/Ov1jIDducE— Gennaro Carotenuto (@GenCar5) November 5, 2022
Subito, sui social, sono stati diffusi numerosissimi post di odio contro la Segre, tra cui i più leggeri facevano riferimento all’indennità parlamentare percepita da lei, e in cui qualcuno giungeva fino ad augurarsi che il Covid finisse il lavoro che i nazisti ad Auschwitz non avevano concluso.
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