DeepSeek-R1 è un innovativo software di intelligenza artificiale sviluppato in Cina, con il potenziale di rivaleggiare con il modello di punta di OpenAI, leader globale nel settore. La sua realizzazione, tuttavia, ha comportato costi significativamente inferiori rispetto agli standard abituali ed è, come sottolineato, un prodotto cinese.
Il modello sviluppato da DeepSeek, un’azienda cinese, si presenta come un concorrente diretto delle più avanzate tecnologie di OpenAI, pur essendo stato realizzato con costi notevolmente inferiori.
La recente introduzione del modello di intelligenza artificiale DeepSeek-R1 ha generato grande interesse e dibattito nel settore tecnologico. Lanciato il 20 gennaio da un laboratorio cinese poco conosciuto fino ad allora, il software si colloca nella categoria dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), la stessa tecnologia che supporta ChatGPT, Claude e Google Gemini. Secondo l’azienda, DeepSeek-R1 sarebbe capace di competere con il modello o1 di OpenAI, noto per le sue capacità avanzate di ragionamento umano simulato.
Impatto economico e tecnologico
La notizia ha avuto un forte impatto sui mercati finanziari. All’apertura della borsa statunitense, l’indice Nasdaq ha perso il 3,5%, mentre Nvidia, leader nella produzione di chip per l’AI, ha subito un calo del 13%. La tecnologia di DeepSeek, infatti, non solo rappresenta una minaccia competitiva per aziende occidentali, ma ha sollevato preoccupazioni finanziarie e geopolitiche, soprattutto considerando che è stata sviluppata in Cina, un paese che ambisce a sfidare il predominio di OpenAI nel settore.
A rendere il progetto ancora più interessante sono i costi di sviluppo: secondo il Wall Street Journal, l’addestramento di DeepSeek-R1 è costato solo 5,6 milioni di dollari, contro le centinaia di milioni, o persino miliardi, necessari per modelli simili sviluppati in Occidente. Anche il numero di chip Nvidia utilizzati per il progetto è stato sorprendentemente basso rispetto agli standard internazionali. Questo aspetto ha contribuito alle perdite di Nvidia in borsa, poiché mette in discussione l’efficienza delle risorse utilizzate dalle aziende occidentali.
Successo e reazioni
Pochi giorni dopo il lancio, l’applicazione di DeepSeek ha raggiunto il primo posto nelle classifiche dell’App Store di Apple, superando ChatGPT. Figure influenti, come l’investitore Marc Andreessen, hanno definito il modello uno dei progressi tecnologici più impressionanti mai visti.
DeepSeek è stata fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, un imprenditore esperto di analisi finanziaria. Fin dall’inizio, Liang ha puntato su un team giovane e su un approccio open source, attirando collaboratori e utenti in grado di migliorare il modello. Questo metodo collaborativo ha contribuito a ridurre il divario tra aziende cinesi e occidentali nel campo dell’intelligenza artificiale.
L’open source e le sfide geopolitiche
Il modello DeepSeek è disponibile per il download e l’utilizzo locale, il che significa che gli utenti possono eseguirlo sui propri computer senza inviare dati all’azienda. Questa caratteristica, già adottata da Meta con il modello Llama, rappresenta un punto di forza significativo per DeepSeek. Tuttavia, suscita anche preoccupazioni sulla possibile influenza del governo cinese. Infatti, il settore delle intelligenze artificiali è strettamente legato all’industria militare, e ciò potrebbe spingere il governo statunitense a prendere misure restrittive.
Gli Stati Uniti, durante l’amministrazione Biden, avevano già imposto limitazioni sulla vendita di chip avanzati alla Cina. Tuttavia, DeepSeek sembra aver aggirato questi ostacoli attraverso strategie innovative, come l’ottimizzazione delle risorse basata sul software. Alcuni analisti ritengono che l’azienda abbia accumulato un significativo numero di chip Nvidia prima dell’introduzione delle restrizioni.
Opinioni contrastanti e futuro
Non tutti concordano sull’effettivo impatto delle restrizioni americane. Alcuni esperti ritengono che il divario tra Cina e Stati Uniti nel settore dell’AI diventerà più evidente con l’arrivo di modelli futuri, che richiederanno quantità enormi di risorse. Lo stesso Liang ha ammesso che la Cina deve ancora migliorare l’efficienza dei propri processi di addestramento per ridurre il divario con gli Stati Uniti.
Infine, i timori che circondano DeepSeek sono simili a quelli sollevati da TikTok. Diversi esperimenti hanno dimostrato che il modello evita di rispondere a domande politicamente sensibili, come quelle su Taiwan o Tienanmen, limitandosi a dichiarare che questi argomenti sono al di fuori del suo scopo.
L’ascesa di DeepSeek rappresenta un punto di svolta nel settore dell’intelligenza artificiale, con implicazioni tecnologiche, economiche e geopolitiche che continueranno a essere al centro del dibattito globale.
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