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Il Mito del Sale Rosa dell’Himalaya tra bugie e inesattezze

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Il sale rosa dell’Himalaya è spesso presentato come un prodotto esotico, miracoloso e benefico per la salute. Tuttavia, gran parte delle affermazioni che circolano riguardo a questo tipo di sale sono inesatte o esagerate. In questo articolo, faremo chiarezza sulle principali inesattezze che si leggono in rete e analizzeremo le reali proprietà del sale rosa dell’Himalaya, basandoci su fonti scientifiche.

 

Un prodotto nato da campagne di marketing efficaci che permette di vendere il sale a un costo che a volte supera di 10 volte il comune sale da cucina, senza alcun beneficio in più per il consumatore.

 

1. Prima “balla”: il sale rosa dell’Himalaya non proviene dalla catena montuosa dell’Himalaya

Nonostante il nome suggerisca una relazione con l’omonima catena montuosa dell’Himalaya, il prodotto è estratto in realtà dalla miniera di sale di Khewra, che si trova sulla Salt Range, una catena di colline del Punjab, a circa 300 km dall’Himalaya.
Una arguta campagna di Marketing. È come quando ti spacciano per olio italiano un olio che si, viene confezionato magari in Italia, ma le olive arrivano da paesi improbabili come la Turchia o la Cina.

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2. “Il Sale Più Puro al Mondo” non è puro! Anzi: ha molte più impurità di altri sali

Una delle affermazioni più diffuse è che il sale rosa dell’Himalaya sia il sale più puro disponibile sul mercato. Questo mito è radicato nell’idea che il sale venga estratto da antichi depositi minerari ai piedi dell’Himalaya (cosa non vera come abbiamo detto prima), lontano dall’inquinamento moderno. Sebbene sia vero che questo sale proviene da depositi antichi, non è necessariamente più puro di altri tipi di sale.

Il sale rosa viene estratto principalmente dalle miniere di Khewra in Pakistan, a centinaia di chilometri dall’Himalaya, e contiene tracce di vari minerali che gli conferiscono il caratteristico colore rosa. Tuttavia, la presenza di questi minerali non significa che sia “più puro”. Anzi, dal punto di vista chimico, la purezza si riferisce alla quantità di cloruro di sodio (NaCl) contenuto nel sale, e il sale rosa è chimicamente meno puro del sale da tavola raffinato, che può raggiungere una purezza del 99% di NaCl.

La colorazione rossiccia o rosa è costituita soprattutto da ossido di ferro, ovvero ruggine. Si in pratica state mangiano un prodotto “arrugginito” anche se le impurità rappresentano solo circa il 5%. A seconda dello strato di provenienza: tra le impurezze presenti in piccole quantità vi sono metalli come rame, zinco, cadmio, nichel, manganese, piombo, cobalto, tellurio, bario, alluminio.

Per fare un altro esempio, il Cadmio contenuto nel sale Pakistano è un metallo estremamente tossico, che può causare danni ai reni, difetti al sistema riproduttivo, è teratogeno e l’OMS/IARC lo classifica come cancerogeno di classe. Ovviamente per diventare tossico dovremmo assumere una quantità di sale superiore a quella consigliata dall’OMS.

3. “Contiene 84 Minerali Benefici per la Salute” – ininfluente

Un’altra affermazione comune è che il sale rosa dell’Himalaya contenga 84 minerali essenziali, rendendolo più salutare del sale comune. Tuttavia, questa affermazione è fuorviante. È vero che il sale rosa contiene tracce di vari minerali come ossido di ferro (ruggine), calcio, magnesio e potassio, ma le quantità sono così ridotte che non apportano benefici significativi alla salute umana.

Ad esempio, la quantità di ferro  ossidato (ruggine) nel sale rosa è ciò che gli conferisce il suo colore caratteristico, ma la quantità è molto bassa, insufficiente per influire significativamente sui livelli di ferro nel corpo. Per ottenere quantità significative di questi minerali, si dovrebbe consumare una quantità di sale decisamente superiore alle raccomandazioni giornaliere (si raccomanda di non superare i 5 grammi di sale al giorno), il che comporterebbe rischi per la salute, come l’ipertensione.

4. “Aiuta a Disintossicare l’Organismo” – falso 

Un’altra delle affermazioni più popolari e meno fondate è che il sale rosa possa aiutare a “disintossicare” l’organismo. Questa idea è spesso collegata alla teoria della disintossicazione, che suggerisce che sostanze tossiche possano essere eliminate dal corpo attraverso l’assunzione di determinati prodotti o regimi alimentari.

Tuttavia, non esiste alcuna prova scientifica che il sale rosa dell’Himalaya abbia proprietà disintossicanti. Il nostro corpo possiede organi come il fegato e i reni che svolgono efficacemente il compito di eliminare le tossine. Consumare sale, che sia rosa o bianco, non influisce in modo significativo su questo processo. Anzi: il consumo eccessivo di sale può avere effetti negativi sulla salute, e la soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è di massimo 5 grammi al giorno per gli adulti, che corrispondono a circa un cucchiaino da tè. Tuttavia, diversi esperti suggeriscono di non superare i 4 grammi di sale al giorno per mantenere un equilibrio ottimale e prevenire problemi di salute.

5. “Bilancia i Livelli di pH del Corpo” – falso 

Alcuni sostenitori del sale rosa affermano che può aiutare a bilanciare il pH del corpo, migliorando così la salute generale. Questa affermazione è basata sull’idea che il sale possa alcalinizzare il corpo e contrastare l’acidità.

In realtà, il corpo umano mantiene un equilibrio di pH molto preciso e questo equilibrio è regolato automaticamente da sistemi tampone naturali. La dieta può influenzare il pH delle urine, ma non il pH del sangue, che rimane costante grazie ai processi fisiologici. Consumare sale rosa non ha effetti dimostrati sul bilancio del pH del corpo.

6. “Migliora la Qualità del Sonno” – falso 

Un’altra affermazione riguarda la capacità del sale rosa dell’Himalaya di migliorare la qualità del sonno. Si dice che, grazie al suo contenuto di minerali, possa favorire il rilassamento e migliorare il ciclo del sonno.

Nonostante alcuni minerali come il magnesio possano avere effetti rilassanti, le quantità presenti nel sale rosa sono minime e non sufficienti a produrre effetti tangibili sul sonno. Inoltre, l’assunzione eccessiva di sale può effettivamente peggiorare la qualità del sonno, poiché può causare disidratazione e aumento della pressione sanguigna.

7. “È Raccolto a mano e senza Processi Industriali” – falso 

La balla che circola maggiormente in rete è che il sale rosa viene spesso promosso come un prodotto raccolto a mano, senza l’uso di processi industriali, suggerendo un metodo di produzione più naturale e salutare. In realtà, il processo di estrazione del sale dalle miniere di Khewra è piuttosto industrializzato e prevede l’utilizzo di attrezzature moderne

Non vi è nulla di intrinsecamente sbagliato in questo processo, ma l’idea che sia raccolto a mano per rendere il prodotto più “naturale” o migliore è una semplificazione eccessiva della realtà.

8. “Benefici per la Pelle e lampade di Sale e Bagni di Sale” – nessuna evidenza scientifica 

Le lampade di sale rosa sono un altro prodotto collegato al sale rosa dell’Himalaya, spesso pubblicizzato come utile per migliorare la qualità dell’aria e la salute respiratoria. Si dice che queste lampade possano rilasciare ioni negativi che purificano l’aria e migliorano la respirazione.

Tuttavia, non ci sono evidenze scientifiche solide che dimostrino che le lampade di sale abbiano tali benefici. La quantità di ioni negativi che possono emettere è insignificante rispetto ad altre fonti naturali, come l’acqua che scorre o la vegetazione. Allo stesso modo, i bagni di sale possono essere rilassanti, ma i benefici derivano principalmente dal calore dell’acqua e dal rilassamento muscolare, piuttosto che dal contenuto minerale del sale rosa.

L’effetto calmante di una luce calda può essere ottenuto con qualsiasi lampada che emetta luce nelle tonalità del rosso, arancione o giallo. Lampade a LED con regolazione di colore, abat-jour con paralumi di tessuto colorato o persino candele possono offrire lo stesso effetto visivo. Quindi, sebbene le lampade di sale siano esteticamente gradevoli e possano contribuire a creare un’atmosfera accogliente, non sono uniche nel loro effetto calmante. È la colorazione della luce emessa e non il sale che induce al rilassamento.

9. “Sostituisce il Sale Marino e il Sale Iodato per una Dieta più Sana” – falso

Molti credono che sostituire il sale marino o il sale iodato con il sale rosa dell’Himalaya possa apportare benefici alla salute. Tuttavia, il sale iodato è una fonte importante di iodio nella dieta, un minerale essenziale per la funzione tiroidea. Il sale rosa contiene pochissimo iodio, quindi sostituirlo al sale iodato potrebbe portare a carenze, specialmente in aree dove la carenza di iodio è un problema diffuso.

Se si sceglie di utilizzare il sale rosa per il suo sapore o per l’estetica, è importante assicurarsi di assumere iodio da altre fonti alimentari, come il pesce, i latticini e le alghe.

Il sale rosa dell’Himalaya è senza dubbio affascinante per il suo aspetto e il suo legame con antichi depositi minerari. Tuttavia, molte delle affermazioni che circolano su questo prodotto non sono supportate da prove scientifiche. In realtà, dal punto di vista chimico, il sale rosa non è molto diverso dal normale sale da cucina, se non per il contenuto di tracce di minerali che gli conferiscono il colore.

Usare il sale rosa per cucinare o come decorazione non è dannoso, ma è importante non lasciarsi ingannare da affermazioni fuorvianti che lo dipingono come un prodotto miracoloso. Come con qualsiasi sale, è fondamentale consumarlo con moderazione, indipendentemente dal tipo.

PER APPROFONDIRE 

1. Stefania Ruggeri, ricercatrice del CREA Alimenti e Nutrizione, intervistata da “Il Fatto Quotidiano”, dichiara che il sale rosa, in realtà non ha origine dal monte Himalaya e non ha particolari proprietà benefiche sulla nostra salute. Pertanto ne consiglia un consumo moderato.
2. Sale rosa dell’Himalaya? No grazie  – Qui il noto chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini spiega perché questo sale non solo non apporti alcuni beneficio ma può anche essere dannoso per la salute come qualsiasi altro sale.

Bibliografia

1) Sharif, Qazi Muhammad, Mumtaz Hussain, and Muhammad Tahir Hussain. “Chemical Evaluation of Major Salt Deposits of Pakistan.“ JOURNAL-CHEMICAL SOCIETY OF PAKISTAN 29.6 (2007): 569.

2) ur Rahman, Attìgue, Amjad Islam, and Muhammad Akhyar Farrukh. “Preparation of Analytical Grade Sodium Chloride from Khewra Rock Salt.World Applied Sciences Journal 9.11 (2010): 1223-1227.

3) Nafees, Mohammad, et al. “ANALYSIS OF ROCK AND SEA SALTS FOR VARIOUS ESSENTIAL S AND INORGANIC ELEMENTS.“ Journal of science and Technology 37.1 (2013): 09-20.

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