Acido glucuronico e N-acetilglucosamina sono due molecole a carica negativa che, respingendosi, formano una terza molecola altamente flessibile: è l’acido ialuronico. La peculiarità di questa sostanza è di sapersi interconnettere con altre similari aumentando il peso molecolare e garantendo la stabilità dell’idratazione in soluzioni acquose. Non a caso, lo ritroviamo nell’umor vitreo degli occhi, nelle cartilagini e nei tessuti della pelle.
Acido ialuronico per la pelle
Le proprietà sono così tante che le creme acido ialuronico sono diventate un must, specialmente nella skincare delle over 40. L’organismo umano, infatti, lo produce in autonomia per circa 25 anni, quindi tale produzione cala sensibilmente. Si tratta infatti di un processo naturale del sistema connettivo, per cui il derma perde la sua elasticità e l’idratazione, dando origine alle tanto temute rughe e ai segni di espressione.
La “colpa” di questo calo è di un enzima che si chiama ialuronidasi e che può essere considerato acerrimo antagonista dell’acido ialuronico. Infatti, tende a degradarlo spezzando, di fatto, i legami di cui accennato.
Per tale motivo, l’uso di formulazioni che mantengono alti i livelli di idratazione o persino di filler per il viso è così diffuso tra le ultraquarantenni che desiderano mantenere un aspetto giovanile.
Occhi e articolazioni
La corretta lubrificazione oculare viene garantita proprio dalla presenza di acido ialuronico. Un occhio correttamente idratato va meno soggetto ad arrossamenti, risultando protetto in maniera efficace dal film lacrimale. Grazie alle proprietà di riparazione e alla sua particolare struttura, mantiene la superficie corneale sana anche dal punto di vista dei nutrienti e delle capacità meccaniche.
Non è raro che alla base di molti colliri vi sia proprio l’acido ialuronico, magari in abbinamento al sale di sodio, per occhi arrossati, stanchi o che passano molte ore davanti a uno schermo.
Ma le infiltrazioni di acido ialuronico si impiegano spesso nei casi di artrosi. In campo reumatologico, questa molecola consente di accelerare i processi di riparazione, limitando le infiammazioni più dolorose, proprio perché va a nutrire, letteralmente, il tessuto della cartilagine. Ginocchia, spalle, gomiti e altre articolazioni in cui il tessuto cartilagineo necessiti di idratazione possono beneficiare enormemente dell’apporto di acido ialuronico.
Altre proprietà dell’acido ialuronico
Antimicrobico, antinfiammatorio e idratante: si potrebbero riassumere così le proprietà principali dell’acido ialuronico. Teme l’eccesso di raggi UV, ma promuove la produzione di collagene ed elastina in condizioni ottimali e risulta un ottimo alleato persino per la salute del capello.
Non è raro che si ricorra anche a formulazioni a base di acido ialuronico da assumere per via orale. Negli ultimi tempi, però, si è discusso sulla loro efficacia, soprattutto come rimedio antiaging: da alcuni studi, infatti, non è chiaro se il processo di digestione, soprattutto a livello intestinale, modifichi la struttura chimica dell’acido ialuronico spezzandola in maniera irrimediabile, o se la stessa trovi modo di ricomporsi dopo l’assorbimento da parte dell’organismo.
E le controindicazioni?
L’acido ialuronico si ritrova persino nel cordone ombelicale, quindi non presenta controindicazioni significative. Tuttavia, potrebbe essere sconsigliato in gravidanza o per le persone che hanno una storia allergica importante.
In generale, una corretta gestione dei prodotti che contengono acido ialuronico da parte di professionisti, in campo ortopedico o estetico, può portare solo benefici.
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