Il rapporto del Centro Studi Confcommercio, presentato all’evento “Donne, Imprese, Futuro” organizzato dal Gruppo Terziario Donna Confcommercio, ha messo in luce importanti tendenze riguardanti il lavoro femminile in Italia negli ultimi anni. Si è osservato che nel 2022 il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro italiano era del 48,2%, inferiore alla media dell’Unione Europea del 59,6%, con un divario significativo di oltre 11 punti percentuali. Se la partecipazione femminile raggiungesse il livello europeo, l’Italia vedrebbe 2,3 milioni di occupate in più.
Inoltre, dal 2019 al 2023, la crescita occupazionale femminile è stata del 13,3%, superando quella del totale (uomini e donne) che è stata del 10,2%, con un incremento ancora maggiore nel settore terziario (15,8%). Tuttavia, esiste una marcata discrepanza tra il Nord e il Sud dell’Italia, con il Sud che mostra un tasso di partecipazione femminile particolarmente basso.
Il terziario di mercato, negli ultimi trent’anni, ha creato 3,4 milioni di posti di lavoro, mostrando una crescita del 30,8%, e ha visto una percentuale di occupazione femminile del 47,5%, superiore alla media di tutti i settori economici. In particolare, le donne hanno una presenza significativa nell’autonomia lavorativa, specialmente nella grande distribuzione, nel piccolo commercio, nel turismo, nelle professioni e nei servizi alle persone.
Anna Lapini, Presidente di Terziario Donna Confcommercio, ha sottolineato l’importanza dell’imprenditoria femminile e della necessità di promuovere azioni mirate per il suo sostegno, dato che rappresenta solo il 22% del totale delle imprese. La crescita del benessere economico è vista come direttamente correlata all’occupazione, la quale a sua volta dipende dalla demografia.
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