Gravita Zero: comunicazione scientifica e istituzionale

Perché ascoltare (ancora) la musica classica?

Musica classica è un termine che si riferisce a una tradizione musicale radicata nelle pratiche culturali e artistiche dell’Europa occidentale. Questa forma di musica copre un vasto arco temporale che va dal periodo medievale (circa dal IX secolo) fino all’epoca contemporanea. Alcuni dei periodi più noti includono il Rinascimento, il Barocco, il Classicismo, il Romanticismo e il Novecento. La musica classica si distingue per la sua complessità strutturale, l’uso di notazione musicale precisa e la grande varietà di forme e stili, dai concerti e le sinfonie ai quartetti d’archi e le opere liriche.

 

La musica classica è considerata un genere superato da alcuni, ritenuto troppo “vecchio” per i ritmi moderni, ma gli appassionati sanno che non morirà finché ci sarà chi la ascolta e coltiva. Tuttavia, l’ascolto tra i giovani è in calo; tendono a conoscere solo i brani più famosi e non esplorano a fondo il genere. Prima di discutere le opinioni degli adolescenti, è utile definire la musica classica.

Non esiste una definizione pragmatica che racchiuda tutte le sue sfaccettature. Il termine “classico” indica un modello per gli sviluppi musicali futuri. Storicamente, si riferisce alla musica colta occidentale dall’XI al XX secolo, ma alcuni includono anche compositori moderni che introducono nuovi stili per collegarsi alla musica contemporanea. Ci si chiede perché oggi si ascolti meno musica classica e perché i giovani non siano attratti da questo genere.

Secondo l’Osservatorio sulle tendenze e comportamenti degli adolescenti, i giovani seguono la moda e gli artisti del momento, con una bassa percentuale che ascolta musica classica o jazz. Il rap è il genere più ascoltato, superando il pop. Solo pochi ascoltano musica indipendentemente dall’epoca o dal genere, riscoprendo artisti dimenticati e brani poco conosciuti. Gli adolescenti ascoltano musica principalmente perché li fa stare bene; la musica classica apporta benefici fisici ed emotivi. Esaminiamo i motivi principali per cui i giovani non sono attratti dalla musica classica.

Gli adolescenti spesso non ascoltano musica classica per mancanza di concentrazione. Il pop offre brani orecchiabili che possono essere ascoltati durante le attività quotidiane senza richiedere molta attenzione. La velocità dei tempi di azione-ricezione e il multitasking, incentivato dai social, hanno ridotto la soglia di attenzione, rendendo difficile dedicarsi alla musica classica, che richiede concentrazione. Anche se richiede dedizione, offre esperienze d’ascolto soddisfacenti e intense.

In passato, la musica classica era riservata alla classe superiore, ma oggi può essere parte della vita quotidiana di tutti grazie ai mezzi di comunicazione. Gli esperti e gli appassionati dedicano più tempo alla musica classica, comprendendone meglio gli aspetti e apprezzandone le sfumature. Tuttavia, questo non esclude che chi non ha studiato musica possa appassionarsi. Purtroppo, gli esperti tendono a imporre le loro opinioni, facendo sembrare la musica classica inaccessibile e riservata a una cerchia di intellettuali.

La maggior parte dei giovani ascolta ciò che consiglia il gruppo, seguendo le tendenze del momento. Questo comportamento è spesso dettato dalla convenienza, poiché l’individualità non sempre è apprezzata dal gruppo. La musica attuale dà più importanza al testo, mentre la musica classica valorizza sia la melodia che le parole, creando una fusione di emozione. La musica classica varia notevolmente nelle dinamiche ritmiche, sorprendendo l’ascoltatore con momenti di stasi e risvolti inattesi.

Essendo poco presente nella vita quotidiana dei giovani, la musica classica è spesso associata allo studio e alla noia. L’educazione musicale inizia in famiglia; i genitori possono introdurre la musica classica ai figli, abituandoli fin da piccoli e incuriosendoli durante l’adolescenza.

In conclusione, è difficile sradicare i preconcetti sulla musica classica, ma ci sono molte ragioni per ascoltarla, come i benefici cognitivi, la regolarizzazione del battito cardiaco e la riduzione dello stress.

Perché ascoltare (ancora) la musica classica?

1. Raffinamento Culturale

Ascoltare musica classica può elevare il nostro raffinamento culturale. Questa forma di musica rappresenta secoli di evoluzione artistica e culturale e ci collega a un patrimonio universale di bellezza e ingegno umano. Conoscere le opere di compositori come Bach, Beethoven e Mozart ci offre una finestra sul passato e ci permette di apprezzare l’evoluzione delle idee artistiche e filosofiche.

2. Benefici Cognitivi

Numerosi studi hanno dimostrato che la musica classica può avere un impatto positivo sul cervello. Ascoltare brani complessi può migliorare la nostra capacità di concentrazione, potenziare la memoria e persino aumentare le capacità di ragionamento spaziale-temporale. Questo fenomeno è talvolta noto come il “Mozart Effect”, anche se i benefici della musica classica non sono limitati ai lavori di un singolo compositore.

3. Riduzione dello Stress

La musica classica ha un effetto calmante e può essere un potente strumento per la riduzione dello stress. Brani lenti e armoniosi possono abbassare la pressione sanguigna, rallentare il battito cardiaco e indurre uno stato di rilassamento profondo. Questo è particolarmente utile nel mondo frenetico e stressante di oggi.

 

4. Stimolo Emotivo

La musica classica ha la capacità di evocare una vasta gamma di emozioni. La sua profondità espressiva può toccare le corde più intime del nostro essere, facendoci provare gioia, tristezza, speranza e nostalgia. Questo stimolo emotivo non solo arricchisce la nostra esperienza personale, ma ci rende anche più empatici e comprensivi nei confronti delle emozioni altrui.

5. Formazione dell’Orecchio Musicale

Ascoltare musica classica può migliorare la nostra capacità di ascolto musicale. La complessità e la varietà delle composizioni classiche allenano l’orecchio a riconoscere dettagli sottili come le variazioni dinamiche, i cambiamenti di tonalità e le intricate interazioni tra strumenti diversi. Questo può arricchire la nostra esperienza di ascolto di tutti i generi musicali.

6. Evasione e Contemplazione

La musica classica offre un’opportunità per l’evasione e la contemplazione. I brani spesso lunghi e strutturati possono trasportarci in mondi immaginari, permettendoci di allontanarci temporaneamente dalle preoccupazioni quotidiane. Questo spazio mentale può essere utilizzato per la riflessione personale, la meditazione e l’auto-esplorazione.

7. Valore Educativo

Infine, la musica classica ha un enorme valore educativo. Studiare e comprendere questa musica può fornire una base solida per l’educazione musicale e artistica, stimolando l’interesse per altre forme d’arte e discipline. Può anche insegnarci la disciplina e la perseveranza, qualità essenziali per l’apprendimento e il successo personale.

In un mondo in continua evoluzione, la musica classica rimane una costante preziosa, un faro di bellezza e complessità che ci offre infiniti benefici culturali, cognitivi ed emotivi. Continuare ad ascoltarla non solo arricchisce le nostre vite, ma ci connette anche a una lunga tradizione di espressione artistica e umana.