C’è un grafico che circola sui social in questi giorni che mostra l’andamento dell’indice S&P 500 dall’Election Day del 2024 fino a marzo 2025, evidenziando una crescita iniziale seguita da un calo significativo. Con un picco che raggiunge circa 6.200 punti e una discesa del 10,1% fino a circa 5.500 punti, il grafico suggerisce una volatilità marcata nel mercato azionario statunitense dopo l’elezione. Questo articolo esplora come le politiche protezionistiche, in particolare i dazi promessi dall’amministrazione Trump, potrebbero aver contribuito a questa dinamica, analizzando il grafico e riflettendo sulle implicazioni economiche.
In realtà come è presentato il grafico “S&P 500 Since the Election”, il picco è molto evidente: all’Election Day (5.900 punti), un picco (circa 6.150) e un calo del -10,1% a 5.500, focalizzandosi sull’impatto delle elezioni. L’asse delle x (con i mesi molto compressi) evidenzia con drammaticità questo flop.
Nel grafico seguente invece, meno compresso del precedente, si evidenza con meno drammaticità il valore reale al 14 marzo 2025 (5.521,52, -1,98% giornaliero) nei ultimi sei mesi.
.
Entrambi, però, confermano un trend chiaro: l’S&P 500 ha vissuto una crescita post-elezioni, seguita da una correzione significativa (-10,1% dal picco) entro marzo 2025. Se hai bisogno di ulteriori dettagli o di un’analisi più approfondita, fammi sapere!
Analisi del Grafico
Entrambi i grafici mostrano un trend ascendente subito dopo l’Election Day (novembre 2024), con l’indice che sale da circa 5.900 punti a un picco di 6.200 punti tra dicembre 2024 e gennaio 2025. Questo aumento iniziale potrebbe riflettere ottimismo degli investitori per la vittoria di Trump e le sue promesse di stimoli economici e deregolamentazione. Tuttavia, a partire da febbraio 2025, l’indice inizia una discesa pronunciata, perdendo oltre il 10% del suo valore massimo e stabilizzandosi intorno ai 5.500 punti a marzo 2025.
I dazi di Trump come fattore di instabilità
Uno dei pilastri della campagna di Trump è stato il ritorno a una politica di dazi elevati, simile a quelli implementati durante il suo primo mandato (2017-2021). I dazi, concepiti come strumento per proteggere l’industria americana e ridurre il deficit commerciale, potrebbero però avere effetti collaterali negativi che spiegano il calo dell’S&P 500 visibile nel grafico.
-
Aumento dei Costi per le Imprese: Le aziende statunitensi che dipendono dalle importazioni (ad esempio, produttori di elettronica o automobilistici) affrontano costi più alti a causa dei dazi. Questo erode i margini di profitto, come visto con i dazi sull’acciaio e l’alluminio nel 2018, che hanno colpito settori manifatturieri. La discesa dell’indice potrebbe riflettere il timore degli investitori di una compressione dei profitti aziendali.
-
Vendette Commerciali: I dazi spesso innescano ritorsioni da parte di altri paesi. Durante il primo mandato Trump, Cina ed Europa hanno risposto con tariffe sui beni americani (ad esempio, soia e bourbon). Un’escalation simile nel 2025 potrebbe ridurre le esportazioni USA, danneggiando ulteriormente l’economia e i mercati.
-
Inflazione e Tassi di Interesse: L’aumento dei costi delle importazioni può alimentare l’inflazione. La Federal Reserve potrebbe rispondere alzando i tassi di interesse per controllare i prezzi, rendendo il debito più costoso per le aziende e i consumatori. Questo scenario potrebbe aver contribuito alla correzione del mercato visibile nel grafico.
-
Incertezza degli Investitori: L’annuncio di politiche protezionistiche crea incertezza. Il picco seguito dal calo potrebbe indicare un iniziale ottimismo (scommesse su politiche pro-business) seguito da una realization dei rischi a lungo termine, come una guerra commerciale globale.
Perché un Autogol?
I dazi, intesi come un’arma per rafforzare l’economia americana, rischiano di trasformarsi in un autogol per diversi motivi:
-
Danno al Consumatore: I prezzi più alti delle merci importate riducono il potere d’acquisto degli americani, colpendo indirettamente la domanda interna.
-
Settori Dipendenti dall’Export: Aziende come Boeing o Caterpillar, che vendono all’estero, potrebbero soffrire a causa di ritorsioni, con effetti a cascata sull’occupazione e sugli utili.
-
Perdita di Fiducia Globale: Una politica aggressiva potrebbe alienare alleati economici, spingendo verso un isolamento che danneggia il ruolo del dollaro come valuta di riserva mondiale.
Il calo dell’S&P 500 del 10,1% dal picco potrebbe essere un segnale precoce di queste dinamiche. Se le politiche di dazi fossero attuate senza una strategia compensativa (ad esempio, incentivi fiscali mirati), il mercato potrebbe continuare a indebolirsi.
Un andamento dei mercati che può suggerire come l’entusiasmo post-elettorale per Trump si sia scontrato con la realtà delle sue politiche economiche.