Gravita Zero: comunicazione scientifica e istituzionale

Perché dire “il lato oscuro della Luna” non è sbagliato

L’espressione “il lato oscuro della Luna” è spesso utilizzata nel linguaggio comune, ma può risultare ingannevole dal punto di vista scientifico. Tuttavia, la sua origine e il suo uso non sono completamente sbagliati, se si considera il contesto storico e alcune delle sue implicazioni tecniche.

Il significato corretto

La Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra a causa della rotazione sincrona: il tempo che impiega per ruotare su se stessa è lo stesso che impiega per orbitare attorno alla Terra, circa 27,3 giorni. Questo significa che c’è una parte della Luna che non è mai visibile dalla Terra, chiamata “lato nascosto”.

Il termine “oscuro” può indurre a pensare che questa parte della Luna non riceva mai luce solare, il che non è vero. Infatti, entrambe le facce della Luna sono illuminate dal Sole durante il suo ciclo di 29,5 giorni terrestri, con circa 14,75 giorni di luce e 14,75 giorni di buio. La definizione di “lato oscuro” si riferisce più al fatto che non è visibile dalla Terra, non alla mancanza di illuminazione.

La storia del termine

Il termine “lato oscuro” ha anche radici storiche e culturali. Prima che le sonde spaziali permettessero di vedere l’altra faccia della Luna, essa era avvolta nel mistero, alimentando l’immaginazione e la curiosità. La prima immagine del lato nascosto della Luna fu scattata dalla sonda sovietica Luna 3 nel 1959. Da allora, varie missioni, incluse l’ultima dei cinesi, hanno esplorato e mappato questa regione.


Perché la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra?

La Luna si muove in modo da mostrare sempre la stessa faccia alla Terra e ai suoi abitanti, e questo a causa delle  forze di marea tra la Terra e la Luna che hanno rallentato la rotazione della Luna in modo tale che è sempre lo stesso lato ad essere rivolto verso il Pianeta.
Tuttavia a causa di alcuni moti “oscillatori” chiamate librazioni in realtà è possibile osservare ritmicamente piccole porzioni della superficie nascosta, soprattutto in prossimità del limbo lunare.
Tuttavia circa l’82 percento della superficie lunare era assolutamente ignota prima delle prime missioni.

Missioni recenti

Le recenti missioni, come quella cinese Chang’e 4, hanno ulteriormente esplorato il lato nascosto della Luna. Questa missione ha allunato con successo nel gennaio 2019, utilizzando un satellite relay per comunicare con la Terra, data l’impossibilità di una comunicazione diretta. Questi studi sono cruciali per comprendere meglio la morfologia e la composizione della Luna, e per la futura possibilità di stabilire basi lunari permanenti

 

 

NOTE

[*] L’espressione “lato oscuro della Luna” non è, come alcuni pensano, scorretta.  Il termine “oscura” (dark) è utilizzato nel significato di “sconosciuta” (secret).

Da qui forse è nata l’erronea convinzione popolare che esista una faccia della Luna non illuminata dal Sole, cosa che, ovviamente non ha alcun senso.

Il termine evocativo “lato oscuro della Luna” (Dark Side of the Moon) è correntemente utilizzato da principali siti di divulgazione scientifica nonché autorevoli testate internazionali, insieme al termine alternativo “lato nascosto della Luna” (Far Side of the Moon).

“Though both sides of the moon experience two weeks of sunlight followed by two weeks of night, the far side is also referred to as the dark side of the Moon,[1] originally in the sense of “unknown” rather than lack of light”.