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Perché la carta igienica costa sempre di più e i rotoli sono sempre più piccoli?

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Negli ultimi anni, molti consumatori hanno notato una tendenza preoccupante: la carta igienica costa sempre di più e i rotoli sembrano diventare sempre più piccoli. Questo fenomeno non è frutto di immaginazione, ma è supportato da dati concreti e può essere spiegato da una combinazione di fattori economici, produttivi e di marketing.

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Aumento dei Costi delle Materie Prime

Uno dei principali motivi per cui il prezzo della carta igienica è aumentato è il costo crescente delle materie prime. La cellulosa, principale componente della carta igienica, ha visto un incremento dei prezzi a causa di una serie di fattori:

  • Domanda Globale: La domanda di cellulosa è aumentata in tutto il mondo, soprattutto nei mercati emergenti dove la crescita economica ha portato a un maggiore consumo di prodotti di carta.
  • Problemi di Fornitura: Eventi naturali, come incendi boschivi e inondazioni, hanno danneggiato le foreste e ridotto l’offerta di legname. Inoltre, le politiche ambientali più rigorose in alcuni paesi hanno limitato l’abbattimento di alberi.
  • Costi Energetici: La produzione di cellulosa è un processo ad alta intensità energetica, e l’aumento dei prezzi dell’energia ha contribuito all’aumento dei costi di produzione.

Inflazione e Costi di Trasporto

L’inflazione generale ha colpito diversi settori, compreso quello dei beni di consumo quotidiani. Il costo del trasporto è aumentato significativamente negli ultimi anni, influenzato dai prezzi del carburante e dalle interruzioni della catena di approvvigionamento causate dalla pandemia di COVID-19. I costi di spedizione più alti si riflettono inevitabilmente sui prezzi finali dei prodotti.

Shrinkflation: Una Strategia di Marketing

La “shrinkflation” è una pratica comune tra i produttori di beni di consumo per mantenere i prezzi relativamente stabili riducendo la quantità di prodotto. Piuttosto che aumentare direttamente il prezzo di un rotolo di carta igienica, i produttori ne riducono la dimensione, mantenendo lo stesso prezzo o incrementandolo leggermente. Questo consente ai produttori di affrontare l’aumento dei costi senza spaventare i consumatori con aumenti di prezzo troppo evidenti.

  • Percezione del Prezzo: Riducendo la quantità di prodotto, i consumatori potrebbero non notare immediatamente l’aumento del prezzo per unità di misura. Questo rende la shrinkflation una strategia efficace per mantenere le vendite in un mercato competitivo.
  • Mantenimento dei Margini di Profitto: Ridurre la dimensione del prodotto permette ai produttori di mantenere i margini di profitto senza dover affrontare una reazione negativa da parte dei consumatori che potrebbero essere scoraggiati da un aumento di prezzo significativo.

Innovazione e Differenziazione del Prodotto

Negli ultimi anni, i produttori di carta igienica hanno investito in innovazione per differenziare i loro prodotti. Questo include miglioramenti nella qualità della carta, aggiunta di profumazioni, o creazione di prodotti specifici per diversi segmenti di mercato. Questi miglioramenti spesso giustificano un aumento di prezzo, anche se la dimensione del rotolo può essere ridotta.

Dove la carta igienica costa di più? 

Un recente studio su ricerca sui consumi ha stilato una classifica delle città dove la carta igienica è più costosa. Al primo posto si trova Bolzano, dove un pacco da 4 rotoli costa 3,40 euro, seguita da Grosseto con 3,15 euro e Udine con 3,06 euro. Trento segue da vicino con un prezzo di 3,03 euro.

La città più economica è Siracusa, con un prezzo medio di 1,77 euro, seguita da Bari (1,81 euro) e Mantova (1,87 euro). Gli aumenti più significativi dei prezzi si sono verificati a Grosseto e Ferrara, con incrementi superiori all’89%, seguite da Bolzano, Udine e Livorno con aumenti dell’85%. Le province dove i prezzi sono aumentati meno negli ultimi tre anni sono Messina (+14,5%), Bari (+15,3%) e Vercelli (+17,3%).

“Si stima che il mercato della carta igienica in Italia valga circa 1,2 miliardi di euro all’anno”, afferma Furio Truzzi, presidente del comitato scientifico Crc. “Durante la pandemia, la carta igienica è stata uno dei primi beni a scomparire dagli scaffali dei supermercati. Gli aumenti dei prezzi sono dovuti a vari fattori, tra cui la crisi delle materie prime, la guerra in Ucraina che ha ridotto le importazioni di legno dalla Russia, e il conseguente aumento dei prezzi internazionali della fibra corta, che a gennaio è salita del 68% rispetto ai livelli precedenti. Inoltre, ci sono i maggiori costi di produzione determinati dall’aumento dei prezzi dell’energia”.

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