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Perché Trump vuole la Groenlandia? La più grande isola del mondo fa gola al Tycoon

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La Groenlandia, con le sue vaste risorse naturali, ricopre un ruolo cruciale nell’attuale contesto globale, anche a causa dei cambiamenti climatici. Quest’isola remota e quasi incontaminata si trova al centro di numerosi fenomeni interconnessi, tra cui la crisi climatica, la carenza di risorse, le tensioni geopolitiche e le nuove rotte commerciali, come evidenziato da Geoff Dabelko, esperto di sicurezza e ambiente.

Questo territorio, il più grande del pianeta, è ormai un punto focale della competizione geopolitica ed economica. Anche il presidente Donald Trump ha manifestato interesse per l’acquisizione della Groenlandia, che è una regione semiautonoma della Danimarca, storica alleata degli Stati Uniti e membro fondatore della NATO, oltre ad ospitare una base militare americana.

Perché la Groenlandia è strategicamente importante?

La Groenlandia può essere paragonata a un termostato per il pianeta, dato che si trova in una regione che si riscalda quattro volte più velocemente rispetto al resto del mondo, secondo David Holland, climatologo della New York University. Essa è ricca di risorse strategiche, come minerali rari essenziali per le telecomunicazioni, uranio, enormi riserve di petrolio e gas naturale, in gran parte ancora inutilizzate. La disponibilità di queste risorse ha attirato l’attenzione di Paesi come gli Stati Uniti, desiderosi di diversificare le proprie fonti, dato che molti materiali simili provengono dalla Cina.

Oltre ai minerali e agli idrocarburi, il ghiaccio stesso rappresenta un fattore critico. Lo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia potrebbe innalzare il livello del mare di oltre sette metri, con un impatto devastante sulle coste di tutto il mondo e sui modelli climatici, come sottolinea Mark Serreze del National Snow and Ice Data Center. Questo processo di scioglimento è già in corso: dal 1992, l’isola perde circa 182 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno, con un picco di quasi 489 miliardi nel 2019.

Effetti climatici su scala globale

Lo scioglimento della calotta glaciale influisce anche sull’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC), una corrente oceanica fondamentale per il clima globale. L’eccesso di acqua dolce riversato nell’oceano dalla Groenlandia sta rallentando questa corrente, con possibili conseguenze catastrofiche, come un raffreddamento prolungato in Europa e Nord America. Jennifer Francis, climatologa, avverte che il collasso dell’AMOC potrebbe alterare drasticamente i modelli globali di temperatura e precipitazioni, mettendo a rischio l’agricoltura e gli ecosistemi.

Anche il colore della Groenlandia sta cambiando: il bianco del ghiaccio, che riflette la luce solare, viene progressivamente sostituito dal blu degli oceani e dal verde della terra, che assorbono più calore. Questo fenomeno amplifica ulteriormente il riscaldamento globale.

Un contesto geopolitico cruciale

La posizione strategica della Groenlandia, situata nel Circolo Polare Artico tra Stati Uniti, Russia ed Europa, la rende un obiettivo ambito da oltre un secolo. Con l’apertura di nuove rotte commerciali nell’Artico, la sua rilevanza geopolitica è destinata a crescere. Inoltre, le caratteristiche uniche dell’isola, che ospita alcune delle rocce più antiche del pianeta, aggiungono fascino e valore a questo territorio straordinario.

Infine, la Groenlandia non è solo un territorio ricco di risorse, ma anche uno spettacolo naturale di rara bellezza, come testimoniato da David Holland, che ha condotto oltre 30 spedizioni scientifiche nell’isola. La sua natura selvaggia, tra iceberg monumentali e una fauna variegata, ne fa un luogo tanto affascinante quanto strategicamente cruciale per il futuro del pianeta.

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