Jared Isaacman, il miliardario fondatore di Shift4 Payments, è al centro della missione spaziale Polaris Dawn, che si prefigge di raggiungere il punto più lontano dalla Terra mai visitato dagli esseri umani negli ultimi 50 anni. La missione, realizzata in collaborazione con SpaceX, prevede una serie di esperimenti scientifici e tecnologici, inclusa una passeggiata spaziale interamente gestita da privati. Tuttavia, la missione ha subito vari ritardi, inizialmente a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli nelle zone di recupero della capsula e successivamente per problemi tecnici con il razzo Falcon 9.
Il lancio, inizialmente previsto per il 26 agosto 2024, è stato posticipato più volte a causa di problemi meteorologici che impedivano il sicuro recupero della capsula Crew Dragon Resilience al termine della missione. Polaris Dawn non è diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale, quindi non può prolungare la permanenza in orbita in attesa di miglioramenti meteo. Inoltre, SpaceX ha dovuto affrontare un ulteriore ritardo legato a una perdita di elio rilevata nel sistema di disconnessione rapida del razzo Falcon 9, prontamente riparata ma che ha comunque contribuito allo slittamento della partenza.
La missione ha anche subito l’influenza della Federal Aviation Administration (FAA), che ha temporaneamente bloccato i voli del Falcon 9 dopo un fallito atterraggio di un altro razzo durante una missione precedente. La FAA ha avviato un’indagine per garantire che non vi siano rischi per la sicurezza pubblica, e solo dopo la conclusione di tale indagine ha permesso la ripresa delle operazioni di lancio di SpaceX.
Nel frattempo, l’equipaggio di Polaris Dawn, composto da Jared Isaacman, due dipendenti di SpaceX, Sarah Gillis e Anna Menon, e l’ex pilota militare Scott Poteet, è rimasto in quarantena, continuando la preparazione fisica e partecipando a esperimenti scientifici e incontri tecnici. Uno degli aspetti chiave della missione sarà l’attività extraveicolare, che rappresenta la prima passeggiata spaziale gestita da privati. Inizialmente, questa attività doveva essere simile a quelle svolte dagli astronauti della NASA sulla ISS, con i membri dell’equipaggio collegati alla capsula tramite cavi di sicurezza e sistemi di supporto vitale. Tuttavia, con l’avvicinarsi della missione, SpaceX ha modificato il piano: l’astronauta si spingerà fuori dal boccaporto superiore della capsula senza fluttuare liberamente nello spazio, ma rimanendo sempre in contatto con un supporto fisico.
La tuta spaziale utilizzata per questa EVA è un concetto completamente nuovo rispetto a quelle attualmente in uso, con miglioramenti significativi nei giunti, negli strati di isolamento e nella dotazione di videocamere integrate nel casco, che forniranno informazioni cruciali come pressione e temperatura. Nonostante i ritardi e le sfide incontrate, SpaceX e l’equipaggio di Polaris Dawn sono determinati a completare la missione con successo, anche se la partenza potrebbe essere ulteriormente posticipata fino a ottobre, in coincidenza con altre missioni programmate da SpaceX, come Crew-9 e la missione Europa Clipper.
Polaris Dawn rappresenta un passo importante per la commercializzazione dell’esplorazione spaziale, spingendosi oltre i limiti conosciuti e aprendo nuove possibilità per missioni future, inclusi potenziali viaggi verso la Luna e Marte. La missione segnerà anche un nuovo record di distanza per un volo umano, raggiungendo un apogeo di circa 1.400 chilometri dalla Terra, una distanza che non si vedeva dai tempi delle missioni Apollo.
Comments