Quanto è migliorata la cultura scientifica in Italia nell’arco degli ultimi due decenni? Edizione 2024. Speciale: venti anni di scienza nella società
La ventesima edizione dell’Annuario dedicato a “Scienza, Tecnologia e Società” si distingue per la sua eccezionale abbondanza di contenuti, fornendo una dettagliata disamina delle correnti prevalenti e delle evoluzioni più rilevanti nella relazione tra scienza, tecnologia e il tessuto sociale. Questo volume presenta un’esauriente analisi sulla percezione pubblica, il grado di fiducia nel personale scientifico e nelle istituzioni di ricerca, le principali fonti di informazione scientifica e le attitudini verso le nuove tecnologie. Inoltre, dettaglia le attività di ricerca svolte da Observa Science in Society, sia a livello nazionale che internazionale, gli avvenimenti che hanno influenzato maggiormente il dibattito pubblico su questi temi e propone un elenco ponderato di film e serie televisive che hanno narrato la scienza e la tecnologia negli ultimi vent’anni.
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Come viene comunicata la scienza in Italia?
Spesso, durante le loro presentazioni, i relatori italiani tendono a condividere personali opinioni sui vari argomenti trattati, mentre i loro colleghi anglosassoni sono soliti iniziare con la presentazione di dati concreti, per poi, eventualmente, aggiungere le proprie valutazioni personali. Observa rappresenta un’eccezione significativa in Italia in questo senso, poiché adotta un approccio fondato su dati e analisi statistiche per discutere di tematiche scientifiche e sociali. Questo gruppo è formato da Massimiano Bucchi e Giuseppe Pellegrini (dell’Università di Trento), Andrea Rubin (dell’Università di Ferrara) e Barbara Saracino (dell’Università di Bologna), che dirige l’Osservatorio Scienza tecnologia e società di Observa. Da assiduo lettore dei loro report annuali, ho accolto con entusiasmo l’uscita dell’Annuario 2024, che presenta un’analisi di vent’anni di dati raccolti su un campione rappresentativo della popolazione italiana.
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La conoscenza scientifica sta leggermente migliorando in Italia
Dal 2007, Observa ha valutato il livello di “alfabetizzazione scientifica” del pubblico attraverso specifiche affermazioni, notando un miglioramento significativo nelle risposte corrette. Tuttavia, persiste una preoccupazione per quella parte di popolazione che ancora non riesce a riconoscere fatti scientifici basilari, come la natura stellare del Sole o l’inefficacia degli antibiotici contro i virus.
Nonostante ciò, si osserva un’ampia diffusione della conoscenza scientifica, favorita anche dall’espansione dell’informazione scientifica attraverso vari media. Negli ultimi vent’anni, si è assistito a un aumento del seguito di blog e account social dedicati alla scienza, così come a un incremento di pubblico e numero dei festival scientifici. Particolarmente rilevante è la fiducia accordata dagli italiani agli scienziati e alle istituzioni scientifiche, viste come fonti primarie di informazione affidabile.
Maggiore fiducia nella scienza
Observa ha anche identificato una porzione di pubblico particolarmente entusiasta e fiduciosa nella scienza, che la considera un’autorità in grado di offrire verità fondamentali sull’umanità e il suo posto nel mondo. Questa idealizzazione della scienza, tuttavia, si scontra con le sfide poste da influenze politiche ed economiche e dalla necessità di una maggiore critica e pluralità di visioni all’interno della comunità scientifica.
Analfabetismo scientifico: in Italia c’è ancora
D’altra parte, esiste un significativo segmento della popolazione, composto da scettici e malinformanti, che si dimostra diffidente o apertamente ostile nei confronti della scienza, spesso influenzato da teorie del complotto e disinformazione. Questo panorama variegato sottolinea la necessità di nuovi sforzi nell’educazione e nella divulgazione scientifica, per raggiungere e coinvolgere anche i gruppi più emarginati e scettici.
L’Annuario “Scienza, Tecnologia e Società”
L’Annuario di Observa affronta anche altri temi di rilievo, come il rapporto tra cinema, serie TV e scienza, e la transizione verso modelli di divulgazione più interattivi e partecipativi, come dimostrato dai festival scientifici. Inoltre, la pandemia ha offerto una finestra unica sulla “scienza in azione”, evidenziando sia le lacune nella comunicazione scientifica sia l’opportunità di osservare direttamente il processo scientifico durante un periodo di incertezza globale.
Il documento evidenzia infine come la popolarità della scienza tra i giovani sia legata anche a un crescente interesse per le questioni ambientali, sottolineando l’importanza della scienza nel guidare movimenti giovanili come Fridays for Future.
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