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I processi e i materiali che determinano la qualità della carta riciclata

La carta riciclata rappresenta una soluzione sostenibile per ridurre in modo significativo l’impatto ambientale della produzione cartacea, ma le sue qualità possono variare significativamente. In questo articolo esploriamo le diverse tipologie di carta riciclata, così da poter identificare le caratteristiche tecniche e i requisiti di utilizzo di ognuna di loro, dalla carta per stampanti fino a quella per gli imballaggi.

Procediamo poi all’analisi dei processi di produzione, delle differenze nelle prestazioni e delle applicazioni pratiche, evidenziando l’importanza di scegliere la carta riciclata più adatta in base alle proprie esigenze.

Le varie caratteristiche delle carte riciclate

Esistono varie tipologie di carta riciclata, ognuna delle quali con delle caratteristiche peculiari e con delle prestazioni differenti. Tra le più utilizzate in commercio ci sono le carte per stampanti, solitamente provenienti da scarti di carta post-consumo, quindi già utilizzata, e post-industriale. Possono avere finiture e grammature diverse e spesso sono sbiancate senza l’uso di cloro per non impattare sull’ambiente. Questa tipologia di carta tende ad essere più grigia rispetto alla carta vergine, ma oggi grazie ai moderni processi di sbiancamento ecologico le differenze visive si sono notevolmente ridotte.

C’è poi la carta per imballaggio, detta anche carta kraft, che ha una resistenza maggiore poiché deve supportare il peso degli oggetti da imballare. È caratterizzata da un colore marrone naturale ed è meno soggetta a trattamenti estetici, risultando così più economica e ideale per il packaging industriale. La carta kraft riciclata risulta molto gettonata nella vendita di carta riciclata di diverse qualità, grazie alla sua versatilità e alla sua robustezza.

Le carte per uso industriale, come quelle usate per i giornali, richiedono invece meno trattamenti estetici e puntano ad una produzione efficiente e sostenibile. Questa carta viene usata per buste e blocchi di appunti ed è prodotta con alti livelli di fibre riciclate, ma con trattamenti limitati.

E ancora c’è la carta patinata riciclata, usata soprattutto nel settore della grafica dove l’aspetto visivo ricopre un ruolo fondamentale. Questa carta subisce molti trattamenti specifici per offrire una superficie liscia e omogenea, con colori vividi e brillanti.

Avere a disposizione realtà specializzate nella vendita di carta riciclata di diverse qualità permette di trovare la giusta soluzione per ogni applicazione, indipendentemente che riguardi la stampa, il packaging o la promozione grafica.

I processi di produzione e prestazioni della carta riciclata

Il processo di produzione della carta può seguire iter anche piuttosto differenti, proprio perché ogni carta ha le sue specifiche tecniche e i suoi requisiti funzionali.

Il processo di riciclo inizia con la raccolta e la selezione di scarti di carta già utilizzati. I materiali raccolti vengono suddivisi per tipo, ad esempio carta bianca, carta da giornale o cartone, e poi puliti da eventuali contaminanti. In seguito le fibre vengono poi sottoposte ad un processo di disinchiostrazione per eliminare l’inchiostro presente, uno step necessario per ottenere carta riciclata di alta qualità, soprattutto se è destinata alla stampa.

Dopo la pulizia, le fibre vengono poi trattate per raggiungere le caratteristiche desiderate. Generalmente per le carte da stampanti può essere necessario un ulteriore sbiancamento per raggiungere una superficie adatta per la riproduzione grafica. Per la carta kraft destinata agli imballaggi invece i trattamenti sono molto più ridotti, così da preservare la resistenza delle fibre e contenere i costi.

Si passa poi al processo di formazione e pressatura, durante il quale le fibre vengono mescolate con dell’acqua in modo da formare una sorta di polpa, che viene successivamente distribuita su una rete metallica per formare il foglio di carta. Il foglio viene fatto passare attraverso vari rulli per rimuovere l’acqua e compattare le fibre, aumentando la resistenza e allo stesso tempo conferendo una superficie liscia. Durante questo passaggio, a seconda delle esigenze specifiche, si possono applicare delle finiture o dei trattamenti specifici, come la patinatura per la carta grafica.

La fase finale prevede l’essiccazione totale della carta e il suo taglio in vari formati, adattando il prodotto finito in base ai diversi settori di impiego. Chiaramente, ogni diverso trattamento incide sul numero di volte che si può riciclare lo stesso foglio di carta.

Come scegliere la giusta carta riciclata per le proprie esigenze

Le prestazioni della carta riciclata dipendono dalle caratteristiche specifiche della produzione e dal grado di trattamento delle fibre. Per chi usa prevalentemente carta in ambito domestico o lavorativo, come quella per le stampanti o per le fotocopiatrici, è consigliabile una carta riciclata che abbia un buona capacità di sbiancamento e un’ottima resistenza alla piega. Se invece si tratta di carta destinata all’imballaggio, sarebbe opportuno scegliere materiali che assicurano robustezza e che siano privi di trattamenti chimici, garantendo così un prodotto naturale e biodegradabile.

Per quanto riguarda la stampa grafica, la soluzione più indicata per mantenere alti standard estetici senza rinunciare alla sostenibilità è la carta patinata riciclata. La scelta della carta riciclata deve essere attentamente ponderata, cercando sempre di mantenere un equilibrio tra la qualità e l’impatto ambientale, in base alle esigenze specifiche del prodotto finale.