Per riuscire a curare l’alopecia in maniera appropriata, è essenziale prima di tutto identificarne con esattezza le cause. Ma in che cosa consiste di preciso l’alopecia? Essa corrisponde a una riduzione della quantità di capelli che può interessare una sola zona della testa o anche più di una. Caratterizzata da un peggioramento della salute dello stelo, tale patologia rende più fragile la chioma: i capelli sono sfibrati e diradati, mentre in alcuni punti la copertura può mancare addirittura totalmente. Una delle forme più diffuse di alopecia è rappresentata dalla versione areata, che si presenta a chiazze, mentre l’alopecia androgenetica riguarda specialmente la parte superiore e frontale della testa.
Le origini dell’alopecia
Come possono ben spiegare gli esperti di Cesare Ragazzi, sono varie le cause plausibili dell’alopecia, e non è detto che una escluda le altre: ciò vuol dire che in diverse circostanze è complicato individuare con precisione i motivi alla base della comparsa del problema. In base alle informazioni disponibili a questo momento, comunque, si possono classificare due diversi tipi di alopecia: una è provocata dalla presenza di malattie autoimmuni o dalle ridotte difese immunitarie; l’altra è di origine genetica e, pertanto, è ereditaria.
Tuttavia i fattori che possono contribuire all’insorgere del disturbo sono molti di più: è il caso, per esempio, di carenze di carattere nutrizionale, con riferimento in particolare ai sali minerali e alle vitamine. Anche un evento traumatico può favorire la caduta dei capelli, così come un periodo molto stressante. Non possono essere sottovalutati, inoltre, gli scompensi di natura ormonale, che si riflettono più in generale sul benessere della pelle; sembra che sia un eccesso di ormone DHT a innescare l’alopecia. Infine, un ruolo decisivo è quello delle terapie farmacologiche e dei trattamenti medici, tra i quali la chemioterapia.
L’età
Con il trascorrrere degli anni, per altro, i follicoli piliferi perdono la propria funzionalità, specialmente in aree specifiche della testa: ecco perché, tanto negli uomini quanto nelle donne, entro determinati limiti la caduta dei capelli può essere semplicemente una questione fisiologica. I sintomi dell’alopecia, inoltre, variano in base alla tipologia del problema. Non di rado accade che la perdita di capelli avvenga in tempi lunghi: con l’alopecia androgenetica, per esempio, è complicato rendersene conto. Lo stelo dei capelli, in questo caso, diventa sempre più sottile, ed è per questo che il problema può essere riscontrato, almeno a occhio nudo, solo quando è in uno stato avanzato.
Dove si notano i sintomi di alopecia
Le tempie sono le zone nelle quali si ravvisano i primi sintomi del problema: proprio per questo si parla di stempiatura, almeno negli uomini. Tra le donne, infatti, sono altri i punti della testa in cui si palesa l’alopecia, vale a dire la zona centrale dopo l’attaccatura e quella frontale. Un eccesso di produzione di sebo, accompagnato da bruciore, prurito o desquamazione del cuoio capelluto, è tra i sintomi tipici del problema.
Non bisogna, però, commettere lo sbaglio di pensare che per riconoscere l’alopecia sia sufficiente osservare la quantità di capelli che rimangono in mano o che cadono. In effetti, il vero campanello di allarme a cui bisogna prestare attenzione consiste nell’incremento della fragilità della chioma, che si rompe ed è meno luminosa rispetto al solito. In più, i capelli sfibrati e molto sottili possono essere pettinati con grandi difficoltà. Resta inteso che una diagnosi sicura può provenire solo da uno specialista del settore, un dermatologo o un tricologo che analizzi i follicoli e il cuoio capelluto.