Nel mondo degli integratori, la sigla gaba è ben conosciuta fra tutti gli appassionati. Essa indica un amminoacido neurotrasmettitore, l’acido gamma aminobutirrico, che è presente in quantità consistenti nel cervello. Si tratta dunque di un composto chimico naturale che vanta proprietà tranquillizzanti e calmanti e che è stato isolato per la prima volta all’inizio degli anni Cinquanta. Una ricerca condotta nel 2016 dagli studiosi dell’Università di Nizza, fra l’altro, ha messo in evidenza che l’iniezione di gaba contribuisce a incrementare, nei topi che hanno il diabete di tipo 1, la quantità di cellule beta, da cui dipende la regolazione della glicemia, cioè lo zucchero nel sangue. Nel caso in cui tali riscontri dovessero essere confermati anche per gli esseri umani, si tratterebbe di una strada interessante per tutte le persone che soffrono di diabete di tipo 1.
Le controindicazioni e gli effetti collaterali
Va detto che gaba integratore non è consigliato per le donne che allattano e per quelle in gravidanza. Ad ogni modo, fino a questo momento sono limitati gli effetti collaterali di cui si ha notizia. In rare circostanze l’assunzione di questo prodotto può essere fonte di formicolio sulla pelle o può causare la mancanza di respiro. Inoltre, nel caso in cui gli integratori con gaba vengano assunti in associazione con ansiolitici, si può verificare un effetto sedativo più elevato del normale.
Il dosaggio consigliato
Qual è dunque la posologia a cui ci si deve attenere? Se si ha intenzione di assumere il gaba come integratore alimentare, il dosaggio suggerito oscilla tra un minimo di 750 mg e un massimo di 1.5 g al giorno, ma in ogni caso è bene restare al di sotto dei 3 g al giorno. Se si ricorre a questo trattamento con lo scopo di alleviare i disturbi del sonno, è bene assumere il prodotto prima di andare a dormire, la sera. Va ricordato che il gaba ha effetti in tempi più rapidi qualora venga assunto a stomaco vuoto.
A cosa serve
Dunque il gaba integratore a cosa serve? La sua assunzione può essere motivata da diverse necessità. Questo prodotto, per esempio, contribuisce ad alleviare gli spasmi muscolari, che insieme con la tensione è uno dei sintomi più comuni degli attacchi di panico e dello stress. Da un punto di vista fisiologico, tali spasmi avvengono per effetto della noradrenalina, il cui incremento contrasta la secrezione di gaba. Quest’ultimo va a limitare la tensione muscolare: è, dunque, un neurotrasmettitore con effetto rilassante sui muscoli, poiché limita gli spasmi muscolari e riduce la velocità della frequenza cardiaca. Esso, inoltre, è un valido alleato del sonno. I recettori gaba rappresentano il bersaglio dei neurosteroidi, dell’alcol e dei barbiturici, sostanze che rilassano i muscoli e vantano proprietà sedative. Assumere il gaba serve anche a migliorare i sintomi dei disturbi del sonno.
Le proprietà e i benefici del gaba
Il gaba può essere considerato a tutti gli effetti un antidepressivo naturale, capace di favorire il rilassamento e la calma. Si tratta del più diffuso neurotrasmettitore del cervello, e viene sintetizzato dall’acido glutammico. Contribuisce al rilassamento e rallenta la trasmissione dei vari impulsi nervosi. In altre parole, se non ci fosse il gaba i neuroni rischierebbero di trasmettere impulsi nervosi senza criterio e senza controllo. I recettori gaba, inoltre, costituiscono il bersaglio degli ansiolitici che fanno parte della categoria delle benzodiazepine (per esempio il Valium), che quindi accrescono la sua azione nei confronti del sistema nervoso centrale.
La dieta
Il gaba non è presente in nessun prodotto alimentare. Tuttavia per sintetizzarlo è necessario l’acido glutammico, conosciuto anche come glutammato, un amminoacido che è presente in molti frutti come le mele, le albicocche e le banane, ma anche nei semi oleosi come il sesamo, le arachidi, le noci e le mandorle. Non solo: il glutammato si trova nei broccoli, negli spinaci, nelle patate e in legumi quali i lupini, la soia, i fagioli bianchi e le lenticchie, senza dimenticare la crusca di riso, la crusca di grano e altri cereali integrali. Per quel che riguarda i cibi di origine animale, i pesci con un elevato contenuto di glutammato sono i merluzzi, mentre tra le carni vanno privilegiati vitello e tacchino.
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